ALLEGRI A SKY: "Bella prova, spiego il mio punto di vista sull'Ajax. Gli allenatori che vincono sono pochi"

03.05.2019 23:00 di  Alessandro Vignati   vedi letture
ALLEGRI A SKY: "Bella prova, spiego il mio punto di vista sull'Ajax. Gli allenatori che vincono sono pochi"
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Intervistato nel dopo partita di Sky, l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha analizzato la gara appena disputata dai bianconeri in casa contro il Torino. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com.

Assenze e titolo già vinto, ma non vi arrendete.

"Non era giusto perdere vista la partita. Abbiamo sbagliato in precisione, nel secondo tempo il Torino non ha fatto un tiro, abbiamo regalato loro gol inoltre. Questi ragazzi hanno fatto un'annata straordinaria, stiamo facendo buone partite e ne faremo un'altra bella a Roma. Tornerà qualcuno anche per far rifiatare chi gioca sempre".

Cancelo l'hai richiamato, taglia poco?

"Lui tiene spesso la posizione come fosse in fase di sviluppo di gioco, deve migliorare nel movimento ma ha giocato bene. Ha fatto bene anche Pereira, ci ha messo qualità e personalità. Bravo anche Kean, i giovani stanno facendo esperienza e così migliorano".

Abbiamo visto uno striscione commemorativo per Superga. Che ne pensi?

"Il Torino è la storia del calcio, per altro batterono il Livorno di un punto nel 1942/43. Nel cuore di tutti rimangono".

Sabato il dibattito è degenerato. Meglio Claudia Schiffer o Cindy Crawford?

"Belle tutte e due...".

Adani dice le more...

"Va bene... Mi spiace per sabato, parlo perchè non è tutto da buttare. Da tempo si parla di rivoluzioni di gioco, ma non va buttato quanto insegnato dai vecchi. Parlo per i ragazzi che vogliono allenare, è un mestiere difficile e non dipende da quanto scritto o visto. Bisogna tornare indietro al calcio meno evoluto, serve sensibilità e percezione dei momenti della stagione. Altrimenti tutti possono farlo. Ci tengo a dirlo perchè sennò diventa tutto scientifico e non è così. Vengo criticato giustamente, però dico quello che mi hanno insegnato. I principali attori sono i giocatori, noi allenatori dobbiamo metterli in condizione. Ora spiego: al Milan vinsi con i tre mediani perchè in quel momento servivano. Se hai 3 litri di benzina e devi fare 120 km devi arrivare al pieno, poi schiaccerai l'acceleratore. Devo fare i risultati, domattina al bar a Livorno diranno che non capisco niente, ma ci sta. Io credo che in Italia bisogna tornare alla formazione in generale. Il gol di oggi preso è imprevedibile, i dati sono fissati e ci sono ma vanno spiegati. A Madrid abbiamo vinto 3-1 con il 38% del possesso palla, con l'Ajax abbiamo perso avendo il 54%. Ricordo un Milan-Barcellona vinto con il 30% di possesso. Le partite non si vincono con i numeri ma costruendo durante l'anno. I nuovi allenatori devono capire, sono cresciuto guardando i vecchi. Poi si può discutere. Per me oggi è stata una buona partita, per altri è stata brutta, va bene. I cambi a volte non son verso il peggiore ma il momento che percepisco. Volevo chiarire, sabato mi spiace per quel che è successo. Sono venuto, andai anche quando mi esonerarono dal Milan. Bisogna accettare anche le cose negative e lavoriamo per questo. Ho visto un servizio dove si estremizza tutto, l'Ajax firmava autografi e tutto bello, ma hanno vinto ed è più facile. Devo valutare i miglioramenti dei singoli e ora ho fatto debuttare moltissimi dalla Primavera in carriera".

Hai detto che c'è tempo per intervenire in futuro. Cosa puoi fare per far diventare dominante la Juve? Cosa pensi del ko del Liverpool? (Domanda di Adani ndr.)

"Abbiamo fatto tre gare emblematiche, Valencia, Manchester United e Atletico in casa. La migliore è stata la seconda, persa in casa. Con l'Atletico abbiamo creato poco, molto meno rispetto allo United. Sono fortunato ad aver allenato Milan e Juventus, hanno dna e contesti diversi. Non si può scimiottare altri club, il Bayern ha dna tedesco, non può scimiottare il Barcellona. Liverpool? Ci sono giocatori di livello e categorie. Hanno avuto 4 palle gol a testa, ma il livello del Barcellona è superiore. A ottobre dissi che erano i favoriti, ci sono giocatori di spessore che fanno la differenza. Fino al secondo gol di Messi il Liverpool ha fatto bene, poi poteva finire 5-0. Dall'esterno non hanno tenuto a livello caratteriale, come noi con l'Ajax dopo l'1-1. Ci sono squadre con giocatori di spessore. La sensazione è che ci son state giocate offensive e difensive straordinarie. In un km camminano e corrono tutti, negli ultimi 100 m in pochi. Ci sono le categorie".

Avete uno al pari di Messi, ovvero Ronaldo. Però con l'Ajax avete proposto troppo poco... (Domanda di Adani ndr.)

"Con l'Ajax abbiamo preso il primo tiro sul gol di Van de Beek, li siamo andati in difficoltà. C'era un timore troppo grosso, bisognava mantenere la serenità. C'erano circostanze sfavorevoli, non giustificazioni. Abbiamo forzato e giocato in fretta, serviva rimanere più uniti. Nel secondo tempo alle prime palle sbagliate nel secondo tempo sono andati in porta, abbiamo perso sicurezza. La Champions è un obiettivo come Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa. E' però difficilissima. Non cerco giustificazioni, ci son momenti che va tutto giusto, l'Ajax ha trovato noi in emergenza, il Tottenham in emergenza... Sono una buona squadra, ma Barcellona, Manchester City e Liverpool, che si è migliorato molto sono forti".

Vieni qui una sera...

"Sì, volentieri. Comunque eravamo in difficoltà con l'Ajax, c'era da soffrire, tenere e poi colpire. Poi avremmo recuperato giocatori. Devo avere l'intelligenza e la strategia per non uscire alla prima curva".

Confermi che ci sono varie strategie... (Domanda di Adani ndr.)

"Ma son pochi quelli che vincono, e anche li ci sono categorie...".

E ma ci sono anche vari modi... (Domanda di Adani ndr.)

"Ripeto, devo portare a casa il risultato e la squadra era in difficoltà. Abbiamo vinto cinque scudetti e due finali di Champions, non credo abbiamo sempre giocato male, poi ci sono mode.... Ricordatevi, allenatori che vincono ce ne sono pochi, mentre chi retrocede...".

E critici d'arte senza aver dipinto... (Domanda di Adani ndr.)

"Sì, vero, ma non è che devo dire io a Ronado dove mettere la palla in porta...".