A MENTE FREDDA - Il top è Allegri. Bonucci punge Ronaldo. Contro l'Inter serve il salto di qualità

21.10.2021 13:00 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
A MENTE FREDDA - Il top è Allegri. Bonucci punge Ronaldo. Contro l'Inter serve il salto di qualità
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Gli ottavi di Champions sono quasi congelati. Per brindare basterà un solo punto nel retour-match contro lo Zenit. La campagna russa si chiude con il bottino pieno, senza particolare fatica, ma anche con una qualità del gioco rivedibile. Lo ammette nel post gara di San Pietroburgo lo stesso Allegri. A proposito, semmai qualcuno non l'avesse capito, dopo l'inizio disastroso, Max è tornato ad imporre il suo mantra. Pragmatismo, prima non prenderle, vittoria di corto muso. I numeri parlano chiaro e non mentono quasi mai. Sesto successo consecutivo tra campionato e Coppa, quarto di fila senza incassare reti e con il risultato di 1 a 0. Una specie di marchio di fabbrica del tecnico livornese.

Ora però serve il salto di qualità. Quale? Molti parlano di estetica, ma si tratta di un concetto relativo e soggettivo. Personalmente non credo che il cosiddetto bel gioco si declini esclusivamente con il tiki taka di guardioliana memoria, o mandando la truppa all'arrembaggio, rischiando di affondare. Senza dubbio, una volta chiusa la porta, bisogna però crescere in fase offensiva, fatico a pensare che si possa andare avanti all'infinito puntando a vincere per 1 a 0. Soprattutto considerando che in campionato la Juve è costretta a recuperare i tanti punti lasciati per strada all'alba di questa stagione. “Bisogna migliorare la fase di possesso quando la palla arriva vicina all'area”, l'ammissione di Allegri. L'impressione è che fino a questo momento lui abbia fatto di necessità virtù, non avendo a disposizione tutta la rosa. Già contro l'Inter la squadra necessita di uno step successivo e sarà fondamentale il recupero di Dybala. Comunque sia, il tecnico sta dimostrando di essere il vero top di questo gruppo. Sotto il profilo tattico ed emotivo.

La certificazione arriva dalle parole di Bonucci che lo stesso Max aveva punzecchiato con la storia della fascia da capitano. Forse quelle parole si sono rivelate uno stimolo per il difensore. Che dopo la frecciata a Ronaldo nel giorno della vigilia, concede il bis qualche minuto dopo il triplice fischio del match contro lo Zenit. “Abbiamo ritrovato la voglia di soffrire. Nel recente passato avevamo perso questa caratteristica da Juve. Giocavamo con un grande campione come Ronaldo e volevamo metterlo in condizione di fare sempre bene, pensando potesse risolvere lui tutte le partite. Bravo il mister a farci ritrovare l'umiltà giusta che serve per vincere”. Umiltà, parola chiave per acquisire di nuovo il dna bianconero.