Recensione del libro "FAVOLE PORTAFORTUNA PER TIFOSI JUVENTINI DA 0 A 99 ANNI" di Emilio Targia

17.11.2017 17:00 di  Caterina Baffoni   vedi letture
Recensione del libro "FAVOLE PORTAFORTUNA PER TIFOSI JUVENTINI DA 0 A 99 ANNI" di Emilio Targia

Al centro di tutto, come sempre per chi ama la Juventus ed il calcio, c’è la storia della Vecchia Signora e delle sue tre stelle, con quel legame indissolubile creato tra i tifosi e i più grandi protagonisti che nel tempo hanno indossato la maglia bianconera. Nei vari racconti che si susseguono, è proprio in questa opera inedita e coinvolgente che vi è anche la storia dello stretto legame con gli uomini più importanti e preziosi, fin dalla loro nascita, dai fratelli Canfari fino a Boniperti e alla famiglia Agnelli. E alcuni match storici dei bianconeri, dalla finale Uefa di Bilbao a quella Champions di Roma, e quell’incredibile scudetto del 5 maggio 2002. Narrando anche le vicende di un tifoso davvero speciale. 

"Il calcio a volte assomiglia ad una gigantesca giostra di favole. Una specie di scatola magica alla quale attingere storie a piene mani. Sceglierne solo 50, nella lunga vita del Football Club Juventus, è stata un’impresa complicata. Non si poteva che procedere per istinti, ricordi, sensazioni. Senza alcuna pretesa di aver “scelto” necessariamente le migliori o le più rappresentative. Ma solo con la voglia irresistibile di raccontarne qualcuna, tra le tante. Di ridare luce a fatti nascosti, di ripassare qualche lezione di storia". Queste le parole di Emilio Targia, juventino nel dna e giornalista professionista dal 1997, caporedattore di Radio Radicale, membro del Comitato Scientifico del portale “Art Wireless” e della direzione artistica del festival “Collisioni” di Barolo nonché collaboratore presso il sito Juventibus.com, la cui lettura a tinte bianconere ci viene spronata proprio grazie alla sua essenza così coinvolgente e sincera per il semplice motivo che sta alla base delle 233 pagine:  rivivere insieme l'amore per la nostra Signora e non dimenticarla, perchè l'amore ha bisogno di manutenzione e cura. 

"Favole portafortuna per tifosi juventini da 0 a 99 anni" è la nuova pubblicazione appena uscita nelle librerie italiane che vede tra i principali protagonisti tutti i personaggi, le emozioni di determinati momenti e le notti particolarmente magiche che hanno contribuito a rendere unica e speciale la Juventus nel passato e nel presente. 

Si tratta di storie che assomigliano a favole, sospese tra passato e presente, tra sogno e realtà. Da leggere a occhi aperti e a occhi chiusi.

Targia c’era e c'è tutt'ora nei panni del tifoso con il sogno di incanalare le emozioni e trasmetterle ad ogni lettore, nell’elaborazione dei suoi ricordi. E il tutto scorre come fosse un diario personale, un fiume in piena di emozioni, proprio come un libro delle favole. 

L'autore sottolinea ripescando addirittura i sogni di calcio di Berceroccia – Giancarlo Bercellino -  e quella gioia pulita che gli si infilava nelle vene ogni volta che l’arbitro fischiava l’inizio di una partita, gli occhi neri del saettante Pietruzzo Anastasi da Catania, l’ultima partita di Alex Del Piero sommerso da sciarpe come fossero fiori, i colpi di testa del semidio John William Charles, uomo di cemento e tenerezza, i pennelli di Enrico Paulucci, portiere bianconero e splendido pittore, gli occhi di tigre di Moreno Torricelli, dalla Caratese alla Juventus, la grazia travolgente di Farfallino Felice Placido Borel, la “forza che tutto sfida” di Pavel Nedved.

 E ancora l’arrivo a Torino di Platini, da Piccolo Principe di Rue Saint-Exupéry a Jeuf a Re del Calcio, i due cuori di Capitan Beppe Furino, le gambe instancabili di Tardelli, il talento di Ferenc Hirzer, “primo amore” dell’Avvocato, lo strafottente football di Omar Sivori, le sigarette di Gianpiero “Fusetta” Combi, i voli di Gigi Buffon a sventare traiettorie impossibili. E poi la straordinaria vita normale di Gaetano Scirea, i colpi di testa magici di BobbyGol Bettega e la sua classe inglese, la “squadra” di Lippi e l’energia di Conte, quel viaggio incredibile di Čestmír Vycpálek da Dachau allo scudetto, i prodigi volanti di Carletto Parola, il moto perpetuo di soldatino Di Livio, le trincee d’acciaio di Claudio Gentile, le mani di Zoff, che ha visto il mondo da una porta e poi lo ha conquistato, e l’attesa nascosta e infinita dei numeri 12 bianconeri in panchina, a tifare soffrire e sognare. 

Si fondono così quelle sensazioni con quei dettagli così unici che ha personalmente vissuto, percepito e registrato. L'autore vuole portarci all'attenzione i ricordi della nostra squadra del cuore, del nostro vissuto e di quello che non abbiamo potuto vivere e proprio per questo ci restituire l'amore, l'affetto e il senso di appartenenza a quei colori capaci di donare un'emozione inestimabile ed unica.

Si tratta di una lettura stimolante, emozionante e che fa bene al cuore, scritta da un testimone diretto, da un tifoso come tutti noi che cerca di comprendere e filtrare ai lettori il significato della passione sconfinata per il bianco e il nero.