Serie C, Carpi-Juve Next Gen fa "giurisprudenza": dalle prossime gare vietato usare il VAR a chiamata contro un proprio giocatore

Carpi-Juventus Next Gen ha fatto giurisprudenza in Serie C: dopo l'episodio che ha coinvolto il giocatore dei padroni di casa, Lombardi, la Laga Pro e l'AIA hanno deciso, con effetto immediato, di vietare il VAR a chiamata contro un giocatore della propria squadra. Nel match contro i bianconeri, la panchina del Carpi ha appunto invocato il VAR a chiamata chiedendo un rosso diretto per Lombardi, che aveva toccato, a detta dell'arbitro, la palla con la mano, ricevendo un secondo giallo, e dunque l'espulsione, sul campo.
Non potendo il VAR intervenire sulla somministrazione di un giallo, il Carpi ha intelligentemente (o furbescamente) sfruttando il VAR a chiamata contro il proprio giocatore, invocando, appunto, il rosso diretto, sulla base della convinzione che Lombardi avesse toccato la palla con il petto e non con la mano, e "costringendo", quindi, il VAR ad intervenire, dal momento che l'arbitro può rivedere la propria decisione sulla somministrazione di un rosso diretto. L'arbitro, a quel punto, è andato al VAR, e, constatato l'errore, ha tolto il secondo giallo a Lombardi, che ha quindi potuto continuare la gara, e revocato il diritto di chiamata del VAR alla panchina del Carpi, come da regolamento. Regolamento che, da domenica prossima, cambierà, come è stato già notificato a tutti i 60 club di Serie C, in attesa anche di una precisazione della FIFA su questo aspetto.