Morrone: "Le seconde squadre? Dovevano servire a valorizzare il talento dei giovani italiani, ma ci giocano stranieri e giocatori più esperti"

16.08.2025 13:30 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Morrone: "Le seconde squadre? Dovevano servire a valorizzare il talento dei giovani italiani, ma ci giocano stranieri e giocatori più esperti"
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Intervenuto a "TMW Radio", Alfonso Morrone, presidente ADICOSP, si è soffermato sulle seconde squadre di alcuni club di Serie A, come, ad esempio, la Juventus, che militano in Serie C: "Resto critico sul progetto delle seconde squadre. Dovevano servire a valorizzare il talento italiano, ma spesso vengono utilizzate per far giocare stranieri o calciatori esperti. Così si snatura il progetto. 

Bisogna introdurre regole chiare. Se una seconda squadra vuole partecipare, deve puntare su giovani italiani. Altrimenti non partecipa. E magari ricreare un campionato forte come la vecchia De Martino, un vero passaggio intermedio tra Primavera e prima squadra. 

L'età dei giocatori? In Italia consideriamo giovani i calciatori fino a 24 anni, quando all’estero a 20 hanno già 30 presenze nei professionisti. È un problema culturale. E riguarda tutti: dirigenti, allenatori, tifosi. Se un allenatore deve salvare la panchina, difficilmente farà giocare un giovane. Dobbiamo cambiare mentalità, e farlo tutti insieme".