Dodici mesi indimenticabili! Da giugno ad oggi: la nascita di un progetto vincente

21.05.2018 13:20 di  Rosa Doro  Twitter:    vedi letture
Dodici mesi indimenticabili! Da giugno ad oggi: la nascita di un progetto vincente
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Indimenticabile. Emozionante. Vertiginoso. Felice. Stupefacente. Pazzesca.

Soprattutto, intensa, #FinoAllaFine

Potremmo andare avanti ore a pensare ad aggettivi che raccontino la nascita e la prima stagione del progetto #JuventusWomen. Un progetto vincente, e avvincente, fin dai suoi primi passi, lo scorso agosto. Un'avventura che è riuscita ad avvicinare migliaia di tifosi al calcio femminile, grazie ai gol, ai sorrisi, alle giocate, alle parole, alle esultanze e agli abbracci di queste straordinarie ragazze.

Un gruppo nato praticamente dal nulla, e cementatosi mese dopo mese, sotto la guida, i consigli e gli incitamenti costanti di un'altra fuoriclasse del calcio femminile, Coach Rita Guarino.

Una squadra che non solo ha saputo entrare nei cuori di tutti noi (e voi), ma che ha anche e soprattutto conseguito in campo obiettivi straordinari, forse nemmeno ipotizzabili un anno fa: il diritto di partecipare alla prossima Women Champions League prima, e soprattutto lo Scudetto poi.

Uno Scudetto sudato, combattuto, inatteso, costantemente in bilico. Vinto, come amano dire proprio le nostre ragazze, grazie a una stagione #ATuttoGas.

E allora non c'è niente di meglio, che raccontarla, questa stagione indimenticabile, con l'aiuto dei social media.

LA NASCITA DI UN PROGETTO

Tutto è iniziato il 16 giugno 2017. In quel giorno, l'account ufficiale della Juventus annuncia una notizia dal potenziale rivoluzionario: 

 

Il 21 giugno viene annunciato il nome del tecnico: un coach di talento, spessore ed esperienza, Rita Guarino.

L'ufficialità della partecipazione della Juventus al campionato di Serie A Femminile 2017/2018 arriva però il 1 luglio. 

SI COMINCIA A FARE SUL SERIO

Siamo ad agosto: le giocatrici bianconere iniziano ad arrivare al J|Medical per le visite di idoneità.

Il 10 agosto, poi, è il momento della conferenza stampa ufficiale di presentazione del progetto. 

Le ragazze si spostano poi in Valle d'Aosta, ad Aymavilles, per una settimana di allenamenti, preziosa per cementare il gruppo e trovare la migliore condizione, e rendere davvero le Juventus Women sono pronte ad affrontare la stagione agonistica.

SI PARTE!

L'attesissima "Prima" è datata 27 agosto: le ragazze di Rita Guarino affrontano il Torino, gara valida per il primo turno di Coppa Italia, e le sommergono di gol: 13, per la precisione. 

Circa un mese dopo, il 30 settembre, arriva un altro esordio per le ragazze di Rita Guarino: quello, ancora più importante, in campionato, contro l'Atalanta Mozzanica in trasferta. E anche qui, arriva la prima vittoria.

UNA STAGIONE DI EMOZIONI

Inizia ufficialmente, quel giorno, una stagione che per le bianconere, racconta solamente vittorie. In Coppa, e anche in Campionato. La Juventus macina gol su gol, record su record, strapazza il Brescia, all'andata in trasferta. Vinovo si innamora sempre di più di queste 11 campionesse, che mettono in campo un calcio fatto di concentrazione, agonismo, ma anche doti tecniche di assoluto rilievo, tant'è che proprio a settembre è Barbara Bonansea, capocannoniere di Serie A, a battere i colleghi della Prima Squadra e aggiudicarsi il premio di Goal of the Month, scelta dai fans su internet, con questa splendida marcatura. 

Il primo reale obiettivo della stagione viene raggiunto domenica 25 marzo: con la vittoria per 5-0 a Sassuolo, la Juve conquista la matematica certezza di disputare, la prossima stagione, la Women's Champions League

Raggiunto questo traguardo, le nostre ragazze hanno vissuto anche la prima, e unica, fase complicata della stagione, cedendo il passo al Brescia in casa e, la settimana successiva, alla Fiorentina.

Ma hanno saputo riprendere le redini del loro campionato, arrivare a fine stagione in un testa a testa fenomenale contro il Brescia.

Un testa a testa che ci ha portati allo spareggio. E ai calci di rigore. A oltranza. Ma alla fine di tutto, il resto è storia recente. Il resto è felicità.