Qualche punto interrogativo e due snodi cruciali: Sarri si gioca tanto. E può dimostrare che la Juve è finalmente sua

25.02.2020 02:15 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Qualche punto interrogativo e due snodi cruciali: Sarri si gioca tanto. E può dimostrare che la Juve è finalmente sua
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Di coronavirus e panico collegato lasciamo parlare gli esperti, già il 90% dei media che se occupa sta facendo più danni che altro. Meglio sorvolare. Juventus-Inter a porte chiuse? Se sarà ritenuto necessario, non ci si può far molto. Certo, resta qualche dubbio, ma è abbastanza ovvio non sia legato alla partita, quanto al fatto che ci pare l’emergenza (o presunta tale) non sia destinata a evaporare nel giro di una settimana. Comunque, sarà una bella batosta: per la normalità del campionato anzitutto, perché le porte chiuse è ovvio penalizzino la squadra di casa. E per le casse in seconda battuta: prima la salute, ma servirebbe un aiuto economico dello Stato nei confronti di un movimento che porta tanto lavoro e dà più di quel che riceve. Per la cronaca, stiamo parlando del calcio in generale, non solo né soprattutto della Juve. Andiamo all’attualità, che si chiama Lione. 

Sarri si gioca tutto? No. Sarri rischia? No.Sarri però si gioca tanto, non del suo futuro ma di quella che sarà la storia di questa stagione. In due gare è chiamato a mettere i puntini sulle i: contro i francesi in Champions e contro i nerazzurri in campionato servono due vittorie. Che poi restano il metro di giudizio unico per valutare l’operato di un allenatore, anche del toscano. Sul tema non torniamo. Intanto, pare aver capito un po’ di più cosa fare con questa Juve, che è multiforme e individualista da anni. Non a caso, i limiti restano quelli di chi l’ha preceduto. Primo fra tutti, l’incapacità cronica di chiudere le partite. Se poi le vince va bene ugualmente, ma quanta suspence. 

Che Juve vedremo a Lione? Il punto interrogativo è bello grosso. Immaginiamo, a livello tattico, più o meno quella vista nelle ultime uscite. I giocatori a cui poter chiedere di più? Bernardeschi, ma anche Bentancur che sta facendo benissimo ma deve imparare a segnare. Che farà Chiellini? Magari in Francia non partirà titolare, ma da qui alla fine gli spazi per i compagni (uno tra Bonucci e De Ligt) si potrebbero ridurre: al capitano basta poco per riprendersi un posto al sole. Quanti punti interrogativi: sono tutti volontari, alle porte di marzo la Juve ne ha tanti a cui dare una risposta. Non è detto sia un male, perché le potenzialità ancora inespresse sono pur sempre una risorsa. C’è da rimboccarsi le maniche: le prossime due partite sono, una dopo l’altra, snodi cruciali della stagione. Ma anche il modo perfetto per Sarri di dimostrarci che la Juve è finalmente sua.