MOTTA, SERVE APPOGGIO INCONDIZIONATO, ALLEGRI, INFERNO FINALE, NON ERA MEGLIO DIMETTERSI?

03.06.2024 11:10 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
MOTTA, SERVE APPOGGIO INCONDIZIONATO, ALLEGRI, INFERNO FINALE, NON ERA MEGLIO DIMETTERSI?
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Thiago Motta dovrebbe sbarcare a breve nell'universo bianconero, una sfida a metà tra le certezze di Massimiliano Allegri, protagonista negli ultimi tre anni di un gioco che conoscevamo e risultati che non sono stati esaltanti ma che comunque hanno raggiunto l'obiettivo e l'incognita Pirlo che vinse due trofei ma che rischiò di non partecipare alla Champions, salvato dal suicidio del Napoli. 

 A metà appunto, perché Motta non è un novellino, ha già fatto esperienza con Genoa, Spezia e Bologna ma è alla prima occasione con una grande squadra dove vincere non è l'accessorio ma l'obiettivo e dove i cavalli piazzati non ricevono grandi complimenti. 

A Motta la Juventus chiede due cose, un trofeo, se possibile, la qualificazione Champions, ovviamente, ma anche e soprattutto un gioco diverso che valorizzi meglio gli uomini a disposizione, un gioco non sconsiderato, del resto il Bologna quest'anno ha avuto caratteristiche numeriche simili alla Juventus, ma ha valorizzato profili come Zirkzee, Calafiori, Ferguson, Orsolini, in modo più importante rispetto ad altre piazze. 

Motta avrà bisogno di totale appoggio, incondizionato, da parte di tutti, la società che lo ha scelto, ma anche giocatori e tifosi. Da evitare le spaccature degli ultimi anni tra Allegriani e non Allegriani, tra chi voleva il mister e chi non lo voleva. Per raggiungere gli obiettivi bisogna essere pronti a superare le difficoltà, che ci saranno, a lottare tutti per la stessa causa, non lasciando solo l'allenatore. Spaccatura che c'è stata anche negli ultimi mesi, chiaro che i sedici punti in sedici partite della Juventus siano stato anche frutto di un clima di spaccatura tra società ed allenatore sfociato poi nello sfogo di Roma e l'esonero con giusta causa. Certe cose in futuro non saranno più consigliabili, per non dire ammissibili, a volte se non si va più d'accordo meglio lasciarsi, con un minimo di decenza, . La domanda che ci facciamo e': non era meglio dimettersi? Quella strada la percorsero Lippi e Conte, per motivi diversi, sicuramente alla fine hanno fatto una figura che sembra migliore. 

Clicca qui; Segui Massimo su twitter per interagire con Massimo sulle ultime di mercato e sulla Juve