LA LANTERNA VERDE - QUANTO VALE ORA DYBALA? E CR7?
Ne sono certo: tra diversi anni, nel 2050, faranno rivedere, per l’ennesima volta, la punizione di Dybala segnata in quella notte del lontano 26 novembre 2019 all’Allianz Stadium contro l’Atletico Madrid e io potrò dire: “io c’ero”. Sperando di essere ancora sulla faccia della terra… Scongiuri a parte, che gioia… Mi sono riappacificato con l’essenza del calcio. Ho visto uno stop da fantascienza, un dribbling speciale (quello che ha portato al giallo, sacrosanto, di Hermoso) e, poi, una punizione “da divinità greca”. Solo Dybala (e Messi) poteva incanalare la palla in quella traiettoria. L’unica possibile per sorprendere Oblak (uno dei migliori portieri al mondo). Un gesto tecnico degno di un capolavoro di Michelangelo. Bellezza per palati fini. Ho scelto la partita giusta per essere all’Allianz Stadium…
Ha scelto bene anche la Juventus. Ha voluto, a tutti i costi, trattenere Dybala quest’estate… Ah no, non è andata così? Sicuri? Ma dai, mica puoi mettere in vendita un talento simile… Invece è accaduto e, per fortuna, gli astri non si sono allineati nella maniera corretta e, alla fine, la Joya è rimasta in bianconero, insieme al “compagno” Higuain. Ad agosto, il PSG sembrava pronto a sborsare 60 milioni di euro per l’argentino. La Vecchia Signora ne voleva qualcuno in più e, come anticipato, la trattativa è naufragata. Sono trascorsi esattamente tre mesi ed è tutto diverso… Dybala è il simbolo della Juventus vincente di Sarri. Miglior cannoniere della squadra, sta incantando il popolo bianconero con giocate da numero 10 quale è… Quanto vale ora Dybala? Alzi la mano chi lo venderebbe a 80… A 100? 120? 150? Ogni cifra, al momento, sembra incredibilmente “fuori mercato”. Dybala si è ripreso la Juventus, sta bene a Torino, si diverte con i compagni (soprattutto con Demiral) e il suo nome è tra gli incedibili… Merito suo ma anche di Sarri che l’ha rivalutato, permettendogli di riaccendersi, nonostante l’ingombrante presenza di CR7!!!
Ecco, CR7… Io stravedo per il portoghese ma, doveroso sottolinearlo, quello che sta giocando ora è il fratello scarso. Mi sembra di vedere Digao (fratello di Kakà).
Al di là della condizione fisica rivedibile, è decisamente nervoso. Contro l’Atletico, ha litigato con compagni e avversari. Si vede che non è felice di come sta giocando. Più che prendersela con sé stesso, ringhia contro compagni e avversari. Non lo ammetterà mai, eppure è in difficoltà. Non so se sia iniziata la sua parabola discendente ma, se anche fosse, CR7 è uno che farà sempre la differenza, anche se giocasse da fermo. Se arriva a comprendere che anche lui, un marziano, può avere limiti umani, credo che potrebbe divertirsi molto nei prossimi anni. Non si può dominare per sempre ma, sicuramente, si può dominare insieme agli altri. Alla Juventus ha la fortuna di avere al fianco giocatori di primissimo livello. Insieme possono vincere tanto, tantissimo, anche quella maledetta Champions League che la società Juventus (il club che sborsa 60 milioni di euro, lordi, all’anno per CR7) insegue da quel lontano 1996…
C’è un momento, per ogni stella, in cui è necessario evolvere. Per restare al top, CR7 potrebbe essere costretto a “modificarsi”. Ha l’intelligenza per mettersi al servizio degli altri. Non sarebbe una tragedia. Certo, se a marzo torna il fratello buono, allora tutti questi discorsi sono da cestinare… Un vecchio detto recita: “Mai scommettere contro il cuore di un campione” o qualcosa del genere…