LA LANTERNA VERDE - CI PENSA SEMPRE LUI…

21.01.2021 08:13 di Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - CI PENSA SEMPRE LUI…


Scrivere un editoriale con le dita ghiacciate non è impresa semplice… Il freddo al Mapei Stadium, sede della 33a edizione della Supercoppa Italiana, è pungente. Tuttavia, una finale è pur sempre una finale e, quindi, va onorata al meglio, anche con il concreto rischio di congelarsi in tribuna stampa. Strano assistere ad una partita con in palio un trofeo senza pubblico (non era mai accaduto, ovviamente). C’è poco da fare, non è normale, tutto è tremendamente ovattato… Per fortuna, quando il match inizia, la mente si distrae e si concentra esclusivamente sui 22 in campo. E, ancora meglio, alla fine si torna a casa con la soddisfazione di aver visto la Juventus vincere l’ennesimo trofeo della propria storia. Ora sono nove le edizioni della Supercoppa Italiana vinte dai bianconeri. Non male, no? Dopo aver assistito ad una Juventus spaesata e intimorita contro l’Inter, Pirlo stravolge l’undici di partenza. Cuadrado, guarito in extremis dal Covid-19, appare immediatamente in palla. Kulusevski, invece, non riesce ad incidere come vorrebbe (merito anche delle eccellenti chiusure degli azzurri). La partita è ostica e anche agnostica (battuta). Si attende l’episodio che possa determinare l’esito del match. Accade al 64’ quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bakayoko devia malamente la palla sui piedi di Cristiano Ronaldo che, da grande opportunista, fredda Ospina. Tutto finito? No, perché al 78’ Valeri, consultando il VAR, concede il penalty al Napoli. Sul dischetto va Insigne che, incredibilmente, calcia a lato. La fortuna è dalla parte dei bianconeri. Buona sorte e anche voglia di vincere.

Il trofeo è meritato, bene così…
Rimangono i dubbi legati al centrocampo bianconero. McKennie a parte, il duo Arthur-Bentancur non convince. Il brasiliano non va oltre al compitino, l’uruguaiano è spesso troppo irruento. La difesa, invece, regge. I due vecchietti, ovvero Chiellini e Bonucci, giocano con mestiere. Bene così… E poi? E poi c’è lui, CR7. Quando c’è da fare la differenza, Cristiano Ronaldo si fa sempre trovare presente. Inutile criticarlo, lui si gasa nelle difficoltà. Il premio di MVP della finale? L’ennesima occasione per alzare la cresta (meritatamente). Bene così… Beh, anche Morata ha segnato. Sempre una soddisfazione fare gol in una finale. Bene così… Insomma, la serata si è conclusa nel migliore dei modi. Ora però meglio salutarci. Le dita stanno iniziando ad andare per conto loro. E’ tutto da Reggio Emilia. Ora, con fatica, proverò a recuperare l’uso degli arti…
PS Archiviata la Supercoppa Italiana, ora servirà la stessa determinazione in campionato. Con un trofeo in più in bacheca, la fiducia nei propri mezzi potrebbe aumentare. Comunque, dovessero esserci problemi, ci penserà lui, no?