LA JUVE IN GOL - CLAUDIO ZULIANI - Il calcio dei professionisti
E dopo tante settimane, chilometri di articoli, opere mediatiche di distruzione d’immagine, minacce regolamentari, condizionamenti mentali, ecco che il tifoso della Juventus sta lentamente cambiando idea. Basta fare un sondaggio on line o in qualsiasi trasmissione per rendersi conto che il racconto versus Lukaku ha lentamente modificato le idee dei tifosi bianconeri. Non alle leggende, agli ex giocatori o dirigenti, ai tifosi vip ma al 60 per cento del popolo. Se prima Romelu veniva vissuto con l’astio di chi è stato provocato ingiustamente a casa sua (il tifoso della Juve), ora la visuale si è allargata e fanno breccia le necessità di cassa, le possibilità tattiche, la presenza fisica che potrebbe cambiare una stagione (a patto che stia bene) anche per le incursioni a campo aperto di Federico Chiesa. A furia di infangarlo e di abbinare il nome della Juventus ad una operazione ritenuta forse irregolare su di un vecchio, affarista, ciccione, traditore, non dico che ce lo abbiano reso simpatico ma la voglia di vederlo con la nostra maglia comincia a salire nella scala del gradimento. Giusto per il gusto di capire l’effetto che farebbe, a febbraio, vederlo segnare ed esultare sotto la sua ex curva o giusto per capire l’effetto che farebbe vederlo esultare allo Stadium, finalmente, sotto la sua nuova curva. Giusto per curiosità e magari per spiegare a lor signori che il calcio è fatto dai calciatori e che i professionisti sono tutti uguali: giocano per il loro tornaconto e per guadagnare il più possibile nella loro carriera.
Non ci sono calciatori venali e calciatori che non hanno ambizione monetaria. Di fronte al dio denaro si cerca di portare a casa il più possibile se ne esistono le condizioni. E non esistono calciatori da demonizzare ed altri da santificare. Soprattutto lo stesso soggetto non può essere indispensabile e determinante se affiancato ad una squadra e un esempio da non seguire se abbinato ad un’altra. Un calciatore non può essere definitivo il più grande simulatore della storia se veste dei colori e una grande ala dal dribbling veloce se poi gioca per un’altra. Basta con queste battaglie da bambini, perché il gioco del calcio è per professionisti.