IL SANTO DELLA DOMENICA - Quattro maledetti giorni di speranza e fiducia. Poi via alla rivoluzione

E’ il momento di stare tutti uniti. Lo possiamo fare questo “ sforzo” per 4 giorni? Possiamo mettere la Juventus, davanti a tutto, per 4 maledetti giorni? Possiamo dimenticare divisioni, critiche e mal di pancia fino a mercoledi? La stagione, per fortuna, volge al termine, la nuova rivoluzione è ormai alle porte, ma prima c’è da vincere la partita di questo pomeriggio, e poi provare ad alzare quella che sarebbe la quindicesima Coppa Italia. Traguardi minimi? Sono d’accordo, ma è quelli per cui la squadra di Allegri si trova in corsa, ed è giusto supportare la maglia fino alla fine. Nella sfida di oggi, che dovrebbe essere anche l’occasione per tornare alla vittoria che manca da troppo tempo, e in quella molto più complicata di mercoledi 15. Poi si darà il via alle danze per la nuova stagione, con il velo che calerà sul nome del nuovo allenatore, e soprattutto su una campagna acquisti che dovrà essere sostanziosa e di livello, se non nei nomi almeno nelle idee.

Ci sarà tanto, anzi tantissimo da lavorare e lo sappiamo, questa volta però abbiamo gli uomini giusti al posto giusto, Giuntoli gode della piena fiducia da parte dei vertici della proprietà e dei tifosi, che si attendono molto dall’uomo che ha costruito un vero e proprio miracolo, come lo scudetto del Napoli, evento più unico che raro come stiamo ben vedendo.

Ma prima ci sono questi maledetti 4 giorni da vivere. Puo’ una qualificazione in Champions riaccendere l’entusiasmo? Certo che no, ma non deve mancare la consapevolezza dell’importanza dei soldi che arriveranno. Può una finale di Coppa Italia stuzzicare le più recondite fantasie? No, ma sarebbe fondamentale portare a casa un trofeo soprattutto per ripagare i tifosi delle amarezze di questi ultimi 3 anni, passati sulla pelle degli innamorati bianconeri con gli effetti di un tornado in una piena giornata di sole. I tifosi bianconeri hanno risposto alla grande, e non cerano dubbi, con il sold out in pochissimi giorni dei biglietti per la finale di Roma. Segnale che la voglia c’è, la speranza e il desiderio di vivere una serata di miele e non di fiele, con la consapevolezza che battere questa Atalanta sarà impresa molto complicata.

La passione spesso si riaccende anche con una piccola scintilla, detto che però per la maggior parte dei tifosi juventini, la passione non è mai passata, semmai è stata sopraffatta da delusioni continue, come quelle di un girone di ritorno al limite dello scandaloso. Ma adesso non pensiamoci, pensiamo invece a vivere questi maledetti 4 giorni con fiducia e speranza. Dopodichè spazio alla rivoluzione, perché di questa ci sarà bisogno.