SOTTOBOSCO - Da salvare la prestazione, non il gioco: Allegri incapace di darne uno alla Juventus. Agnelli programmi il futuro senza di lui. Ancora infortuni: sfortuna, casualità e responsabilità. Calciopoli, esiste un altro tribunale...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
31.10.2022 00:10 di  Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Da salvare la prestazione, non il gioco: Allegri incapace di darne uno alla Juventus. Agnelli programmi il futuro senza di lui. Ancora infortuni: sfortuna, casualità e responsabilità. Calciopoli, esiste un altro tribunale...
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di Andrea Bosco

Di cortissimo muso. Un capolavoro balistico alla Del Piero, confezionato dal baby Fagioli consente alla Juventus di sbancare Lecce. Sudando un centinaio di camicie nei dieci minuti finali, al termine di una gara  nella quale da salvare c'è la prestazione, non certo il gioco. A questo punto della storia appare evidente come  Allegri sia  incapace di darne uno alla Juventus . Le ragioni sono molteplici. Fatto  sta che la Juventus continua ad essere orrenda. Ha mosso la classifica, è alla terza vittoria di fila:  contro avversarie delle quali un tempo avrebbe fatto polpette. Ora in Champion's e poi ancora in campionato con Psg e Inter l'asticella si alzerà.

Allegri costretto causa  infortuni ad impiegare i giovani, ha avuto risposte eccellenti: Fagioli, Miretti, Soulè, Gatti, Illing. Più da loro che dai veterani: anime consunte da mille battaglie. L' infermeria si è ulteriormente infoltita con McKennie (problema al retto femorale) e con Illing (trauma). Per il ragazzino se ne riparlerà nel 2023. Per il texano dovrebbero bastare 15 giorni. Al netto della casualità e della sfortuna è evidente che lo staff dei preparatori ha qualche responsabilità. 

Andrea Agnelli ha confermato Allegri. Almeno fino alla fine della  stagione il tecnico livornese dovrebbe restare sulla panchina della Signora. Ma le voci su un ritorno di Antonio Conte si fanno  insistenti. Nessuno sa come la Juventus concluderà l'annata 2022-23: nata male con gli infortuni di Chiesa, Pogba e Di Maria, proseguita peggio con le incertezze in campionato e la debacle in Champion's. Sperando che la Juventus esca indenne dalla tempesta giudiziaria che si aggira dalle sue parti, converrà che Agnelli  programmi il futuro. Un domani che non potrà essere targato Massimiliano Allegri. Converrà valutare la qualità dei giovani che la Juve controlla:  oltre a quelli sopra citati anche Ranocchia e Rovella in prestito al Monza.

Due cose per chiudere. La prima: il Napoli gioca un calcio stellare. Merita lo scudetto. E merita di andare avanti in Champion's per quanto ha fatto, finora , vedere. I tifosi hanno celebrato giustamente Maradona. Che a Napoli  rivaleggia con San Gennaro. Ma sarebbe tempo che i tifosi celebrassero anche i loro attuali eroi. Non hanno ancora vinto. Ma esprimono un calcio che neppure il Napoli di Maradona e ,Careca  riusciva ad esprimere .  Fidatevi di un vecchio cronista.

La seconda: il Tar del Lazio ha respinto l'ennesimo ricorso della Juve  per  Calciopoli e relativo “scudetto di cartone“. Sanno a Torino che a Strasburgo c'è un tribunale?