L'IMBOSCATA - Da Heriberto a Max, servirà la Juve di 57 anni fa per alzare la Coppa (ma occhio alla designazione). Le voci su Del Piero: c'è fermento nella Real Casa. Il dopo Dybala: dubbi su Di Maria

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
22.04.2022 00:55 di Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA -  Da Heriberto a Max, servirà la Juve di 57 anni fa per alzare la Coppa (ma occhio alla designazione). Le voci su Del Piero: c'è fermento nella Real Casa. Il dopo Dybala: dubbi su Di Maria

Bella prova contro la Fiorentina. Ma  devo aver visto una gara diversa da altri. Ho letto il resoconto di Tony Damascelli (sul “Giornale“)   che non è stato – come suo costume – tenero. Critiche sono arrivate anche da altre testate. “Il Mattino”, addirittura, ha scritto di “prova orribile“. Non mi stupisce. A Napoli il “divano“ proprio non riescono a dimenticarlo .

Gran gol di Bernardeschi, che comunque è sembrato, nell'intervista  post gara, ai titoli di coda con la Signora. Danilo regista d'emergenza (con gol) convincente . Ottimo Rabiot, orbato dall'inqualificabile burocratico Var di una bella rete . Benissimo Perin. Bene Bonucci e De Ligt . Per me bene, bene Zakaria. Magari se spostano di un millimetro i pali dell'Allianz la Juve si ritrova con un goleador .

Ha spiegato Allegri con la consueta “halma“ che a lui “girano le scatole“ per come la Juve ha perso la gara contro l'Inter. Sapesse  Allegri quanto “girino”  ai tifosi. Anche a quelli che sono “dimessi“.

L'11 maggio la Juventus se la vedrà  a Roma contro l' Inter.  L'ultima volta che le due nemiche si affrontarono in una finale di Coppa Italia  fu  (sempre a Roma)  nel 1965. Era la grande Inter di Helenio Herrera, quella di Sarti, Burgnich, Facchetti eccetera che veniva sgranata a memoria anche nelle scuole.

In quella stagione, HH ha vinto lo scudetto (Juve con 13 punti di distacco) e la Champions  (gol  acquatico di Jair) contro il Benfica. E' convinto  (in attesa di giocare l'Intercontinentale contro l'Indipendiente) che la gara sia una formalità. Ma la Juve allenata dal ginnasiarca (come lo chiamava Gianni Brera)  Heriberto Herrera è un rebus. E non solo perché, anticipando gli olandesi, gioca un anarchico “movimiento“ che infastidisce  qualsiasi avversario. Ma perché la sua difesa è  una sorta di Muraglia Cinese.  Juve con un 3-4-3: Anzolin, Bercellino, Castano, Salvadore, Gori, Del Sol, Cinesinho, Leoncini, Dell'Omodarme, Traspedini e Menichelli. E' una sera di fine agosto. La Juve indossa la maglia a  righe bianconere, calzoncini e calzettoni bianchi. La più bella. La “vera“ maglia della Juve. La passione per i  “gelatai“ era impensabile.

C' è una palla in verticale che fila verso la porta di Sarti. Papera del portiere, difesa imbambolata: Menichelli rapina e deposita nella porta sguarnita. Inutile il pressing dell'Inter. Vince la Juve, “triplete” rinviato di decenni.  Heriberto farà  uno scherzo ancora più atroce al suo omonimo: uno scudetto in rimonta vinto all'ultima giornata.  Era quella una Juve  operaia. Senza fuoriclasse, tranne Del Sol e Salvadore. Ma con un immenso cuore. Quello che piacerebbe vedere l'11 maggio a Roma. Ma se  Rocchi designerà la coppia Irrati- Massa meglio che la Juve si risparmi il viaggio.   Quel duo è in grado di combinarne di “ogni “. A senso unico .

Tornerà Del Piero alla Juventus? Dicono  potrebbe tornare. Se tornerà, il futuro di Andrea Agnelli, con evidenza,  sarà altrove. Giurano che alla Real Casa ci sia fermento. Pare che John Elkann reputi che alla Juve “impiegatizia”, serva  un simbolo che faccia fremere l'ambiente. Uno che  tocchi le viscere del “pueblo“. Del Piero ha smentito,  Arrivabene ha smentito, Allegri pure, Agnelli da anni ha la bocca cucita. Ma  Lapo non ha smentito. Anzi: ha rincarato la dose.   

Chi dopo Dybala? Bella domanda. Ne scrivono una  al secondo. Il  più serio, nel ramo, Gianluca Di Marzio non si sbottona. Certo che l'interesse della Juve per Di Maria (34 anni) lascia perplessi. Di Maria è stato un fenomeno. Giocatore di eccelsa  qualità. Ma gli anni passano. Anche per i fenomeni. Personalmente spero in una Juve giovane. Che magari si doti di un regista. Possibilmente non uno  da “calcio a 5“.

Il tribunale di Madrid ha accolto (capovolgendo la precedente sentenza) il ricorso dell'Uefa contro Barcellona, Juventus e Real Madrid nella vicenda SuperLega. Ora i tre club arrischiano sanzioni. Il giudice di Madrid si chiama Sofia Gil. Io conoscevo la sua omonima, una cantante (e compositrice) peruviana. La giudice, francamente mi sfuggiva. Come probabilmente sfuggiva ai più. Ora è destinata a diventare celebre.

Concludo con un saluto (e tanti, tanti auguri) all' amico Xavier Jacobelli che lascia la guida di “Tuttosport” ma non il gruppo, chiamato ad altri incarichi. Al timone del quotidiano è stato chiamato il suo vice, Guido Vaciago, esperto di cose bianconere. A lui l'augurio di buon lavoro. E l'auspicio che non molli (come in questi anni ha sempre fatto) sulla vicenda “risarcimenti“. C'è chi chiede di “dimenticare“. Ma c'è  chi non lo farà. Mai.