Gli eroi in bianconero: Claudio Cesare PRANDELLI

Pionieri, capitani coraggiosi, protagonisti, meteore, delusioni; tutti i calciatori che hanno indossato la nostra gloriosa maglia
22.08.2020 10:30 di Stefano Bedeschi   vedi letture
Gli eroi in bianconero: Claudio Cesare PRANDELLI
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Dici jolly e pensi al generico, al professionista che è in grado, più o meno, di ricoprire qualsiasi compito. Per Prandelli, tutto ciò è vero, ma c’è dell’altro e non va sottovalutato. Cesare è, nel suo genere, uno specialista: ci vuole, infatti, un temperamento particolare, unito a doti fisiche tutt’altro che comuni, per essere all’altezza del compito abitualmente svolto da Prandelli.
Il Trap sa di poter contare sempre su di lui, ma il come e il quando, sono sempre legati, per forza di cose, all’andamento della partita. Calarsi nella realtà di una gara, spesso delicatissima, in frangenti magari burrascosi, è roba da specialisti, senza alcun dubbio.
Nato a Orzinuovi (Brescia) il 19 agosto 1957. Si forma nella Cremonese, dove lo preleva l’Atalanta nell’estate del 1978.

Dopo un’annata a Bergamo raggiunge la Juventus per la stagione 1979-80. È pedina preziosa sia per la difesa sia per il centrocampo, sa disimpegnarsi sull’uomo e anche nelle vesti di libero ed è inoltre discreto propulsore. In una Juventus di tutti campioni deve, comunque, fare panchina ed anche nell’ingrato ruolo di riserva, sa disimpegnarsi con dignità e grande senso di responsabilità, trovandosi al meglio della condizione ogni qualvolta Trapattoni decide di avere bisogno del suo apporto.
Nelle sei stagioni in bianconero totalizzerà 139 gettoni di presenza e metterà il sigillo a due goal in Coppa Italia. La professionalità di Prandelli è premiata dagli scudetti 1981, 1982 e 1984, dalla Coppa Italia 1983, dalla Coppa delle Coppe 1984 e dalla Coppa dei Campioni 1985. Lascia la Juventus, per ritornare all’Atalanta, nell’estate del 1985.