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Ruben Olivera: "Il Genoa preoccupa più di una big, ci vorrà la stessa intensità di Salerno. Morata meglio di Kean, colpito da Dybala. Bernardeschi? Fa il minimo indispensabile"

03.12.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Ruben Olivera: "Il Genoa preoccupa più di una big, ci vorrà la stessa intensità di Salerno. Morata meglio di Kean, colpito da Dybala. Bernardeschi? Fa il minimo indispensabile"
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© foto di Alberto Fornasari

"L'umore nell'ambiente Juventus è sempre nero quando arrivano le batoste, ma la cura più importante è sempre la vittoria. Quella di Salerno non era scontata, c'erano tanti indisponibili ed è arrivata un'ottima prestazione. I tre punti sono importanti per la classifica". Pensieri e parole di Ruben Olivera, doppio ex di Juve-Genoa e direttore tecnico del Latina, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com analizza la sfida e non solo:

Il 4-2-3-1 che Allegri ha spolverato in corso d'opera, esattamente come qualche anno fa, potrebbe essere la soluzione giusta per le prossime partite?

"Sicuramente sì, è la miglior soluzione. Mi spiace solo per l'infortunio di Chiesa, perché in quella zona di campo poteva essere ancora più devastante rispetto a quando gioca vicino alla punta. Ha messo la squadra migliore con quello che ha in mano oggi, sto vedendo bene Dybala nelle ultime partite. La speranza è che la Juve possa ripetersi già dopodomani nella partita con il Genoa".

Qualche mese fa, dicevi che Bernardeschi stava sprecando solo il suo tempo alla Juventus. La pensi ancora così?

"Non ho niente contro Federico, giudico solo quel che vedo. Per me sta facendo solo il minimo indispensabile, non quella differenza che tutti ci aspettavamo. Forse è arrivato al limite, non so, penso bisognerà capire che altro può fare ancora dopo quanto mostrato fino ad ora. Sono contento che sta giocando con più continuità, magari può esser più protagonista. Sinceramente, però, con Chiesa non vedrebbe il campo da titolare".

Ti è piaciuto Bentancur con la Salernitana?

"Sì, così si è scrollato un po' di dosso le recenti critiche. Non viene da un periodo facile, anche con la nazionale non aveva disputato due buone prestazioni. Sono contento della sua prestazione, così può prendere un po' più fiducia. Il problema di Rodrigo è caratteriale, non è ancora abituato alle pressioni del mondo Juve".

Cuadrado, tuo ex compagno di squadra, poi fa sempre la differenza ovunque lo metti in campo.

"E' un giocatore importante per questa squadra, si vede in ogni partita che riesce ad essere un trascinatore. Poi sono rimasto colpito da Dybala, lo vedo in palla e determinato a far bene. Deve giocare vicino alla porta, solo così può decidere le sorti dell'incontro".

Genoa, Venezia, Bologna e Cagliari per raddrizzare la classifica, la Juve può far filotto pieno?

"Dico sempre che sono queste le partite che tolgono gli obiettivi. Le squadre di medio-bassa classifica sono pericolose, perché si chiudono e ripartono con velocità. Il Genoa verrà a Torino col coltello tra i denti, arriva da un periodo in cui i risultati non sono affatto positivi. Lo 'Stadium' è un vantaggio, l'importante sarà partire con la stessa intensità con cui si è affrontato l'ultimo match".

Lo hai affrontato spesso da avversario, come vedi Shevchenko sulla panchina del Genoa?

"E' bello vedere un campione come lui in panchina, ha fatto tanta gavetta ed è reduce da una positiva esperienza con l'Ucraina. E' importante avere alle spalle un allenatore d'esperienza come Tassotti, lo potrà aiutare molto. L'ambiente rossoblù è passionale ed esigente, la piazza è davvero calda. Forse potrebbe trovarsi in difficoltà con la qualità presente nella rosa del Genoa, ma sono sicuro che riuscirà a trasmettere il suo carattere. E' una squadra che, nel momento in cui recupererà i suoi giocatori migliori, potrà lottare per la salvezza".

A bruciapelo, meglio Morata o Kean con il Genoa?

"Meglio Morata, perché Alvaro è un giocatore più di calibro rispetto a Moise. E' stato fortemente criticato nelle ultime uscite, ma a Salerno è riuscito a tornare al gol. Questo per un attaccante è molto importante, sono sicuro che sarà più in fiducia nelle prossime gare. Il suo aiuto sarà importante per tutta la squadra, è un bomber di razza".

La Juve si ritrova a sette punti dal quarto posto e a dodici dal primo, quindi si può aspirare ad arrivare in alto?

"Il bello di questi tempi è che la classifica può subire scossoni ogni settimana. C'è ancora tempo, la Juve può contare su un calendario favorevole a differenza delle avversarie che si scontreranno e lasceranno punti importanti per strada. Diciamo che non sono preoccupato quando i bianconeri affrontano Napoli, Milan, Inter, ma lo sono un po' di più contro quegli avversari che si chiudono e ripartono".

Si andrà a caccia di un centrocampista a gennaio, ma sarebbe il rinforzo giusto?

"Per me no, a centrocampo ci sono giocatori in grado di garantire equilibrio. Senza Ronaldo, la Juve ha perso davvero molto a livello di peso offensivo. E' lì che c'è bisogno. Il sogno sarebbe Vlahovic, ma confido nella dirigenza" .

Si ringrazia Ruben Olivera per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.