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Perinetti su Dybala: "Vuole restare in Italia, la Juve sapeva del rischio Inter"

Parla l'ex dg del Palermo che nel 2012 portò in Italia il Picciriddu. "Non vuole andare all'estero, il giocatore è libero la Juve ha fatto le sue valutazioni"
04.05.2022 13:15 di  Marco Spadavecchia   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Perinetti su Dybala: "Vuole restare in Italia, la Juve sapeva del rischio Inter"

"La Juventus ha ritenuto di non rinnovare il contratto a Dybala per ragioni fisiche, economiche e di programmazione. E' stata fatta una valutazione attenta da parte del club, che ha chiuso il discorso. Stessa cosa è stata fatta con altri anche in passato, giocatori come Del Piero che alla Juventus ha salutato soprattutto per un fattore legato all’età. Dybala si sente libero. Nel momento in cui si lascia libero un giocatore come Dybala a parametro zero è normale aspettarsi qualunque destinazione gradita al ragazzo, Inter compresa" le parole di Giorgio Perinetti ex direttore generale del Palermo e protagonista nell'affare che nel 2012 portò l'argentino in Italia in rosanero". 

Si è parlato anche di destinazioni estere ma al momento l'Inter sembra la squadra più probabile.
"Conoscendo Dybala, dubito che voglia andare all'estero. Sarebbe certamente più contento di restare in Italia". 

La Juve ha messo in conto che l'argentino possa andare all'Inter?
"Certamente e nonostante tutto ha deciso di dividersi dal giocatore. E' un rischio che la Juve sapeva di correre. Il giocatore va dove vuole, mi sembra normale pensarlo. In questo calcio i parametri zero sono sempre più frequenti".

Che idea si è fatto della gestione di questo mancato rinnovo?
"Quando si ragiona su contratti di questa importanza vengono analizzati molti aspetti. E si fanno delle scelte. La cifra risparmiata con Dybala verrà certamente investita. Si parla di giocatori importanti come Milinkovic-Savic, ad esempio". 

Di cosa avrebbe bisogno la Juve?
"La Juventus non ha bisogno di un giocatore in particolare. Servirebbe rivedere l'intera rosa, soprattutto a centrocampo e in difesa. Si tratta di un restyling abbastanza corposo, quattro giocatori di livello in ogni reparto". 

Agnelli dice che il campionato sia più importante della Champions mentre Allegri si dice quasi sollevato per non essere andato ai quarti con il Bayern, viste le assenze del momento. Sono frasi da ridimensionamento?
"La Champions dà visibilità straordinaria e soldi. E' anche vero che in Italia siamo attaccati al nostro campionato, che oggi è più combattuto rispetto ad altri. La serie A è anche più coinvolgente. Ma se questo è il concetto, come si può pensare che la Superlega possa migliorare le cose? Meglio tenersi questa Champions e cercare di indovinare l'anno giusto". 

Venerdì c'è Genoa-Juve, con i liguri che devono provare a salvarsi. Che gara si aspetta? 
"Il Genoa è una squadra fisicamente brillante ma non ha sbocchi offensivi. Se passa in vantaggio può diventare pericolosa. Chiude bene gli spazi come un'italiana degli anni Settanta... La Juve però non va mai in campo per concedere qualcosa, nonostante la Champions già raggiunta".