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Nicolini (vice ds Shakhtar): "Juve bilancio negativo, proposta di calcio non all'altezza e difende in undici. Nessun contatto per Mudryk, sul suo futuro..."

18.11.2022 15:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Nicolini (vice ds Shakhtar): "Juve bilancio negativo, proposta di calcio non all'altezza e difende in undici. Nessun contatto per Mudryk, sul suo futuro..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il vice ds dello Shakhtar Donetsk, Carlo Nicolini, per avere la sua opinione da addetto ai lavori sul campionato italiano e non solo:

Come stai valutando, da lontano, il campionato italiano?

"Napoli a parte, il campionato italiano sta un po' deludendo. Le big come Milan, Juventus, Inter e tutte quelle dietro non hanno espresso un gran gioco e hanno sprecato un mucchio di occasioni. Se valutiamo, poi, il torneo disputato della Juventus, è negativo, perché bisogna valutare tutte e quindici le partite e non soltanto le ultime sei".

Le ultime sei in cui la Juventus ha dimostrato di essere la Juventus a livello di risultati.

La rosa della Juventus è la più forte del campionato. Se alla prima pausa avessero chiesto di firmare per un distacco di dieci punti dal Napoli, probabilmente lo avrebbero considerato un fallimento. C'è stata una rimonta, sì, sulle altre e non sul Napoli. Ok le ultime giornate, ma quelle prima erano state uno sfracello. E comprendendo la Champions League, il bilancio è negativo. La cosa positiva è che mancano ancora tante partite alla fine della stagione, e con un'Europa League ancora da giocare la situazione può ancora cambiare e verranno fatte altre valutazioni".

La Juventus, a livello quantitativo, è stata tra le più colpite a livello di infortuni. Può essere un alibi?

"Secondo me è relativo, perché Napoli a parte tutte le squadre hanno avuto fuori dei giocatori importantissimi. Il fatto che si provi a trovare delle giustificazioni per un rendimento non all'altezza, a mio parere, non è corretto. Bisognerebbe chiedersi se ci sono state delle mancanze a livello di preparazione o altre cose, l'infortunio non va analizzato solo come sfortuna o come alibi dell'allenatore. Perché non tutti sono traumatici, per cui in generale non ho mai sentito nessun tecnico fare autocritica sulle vicende negative".

Ci sarebbe voglia di affrontare la Juventus nel caso in cui entrambe le squadre dovessero superare l'ostacolo francese?

"Il nostro è un discorso diverso da quello della Juventus, perché prima c'è da capire come sarà il nostro mercato di gennaio e in quale situazione saremo a livello politica-sportiva. Incontrare le squadre piene di campioni è quello per cui lavoriamo, per questo affrontare i bianconeri sarebbe per noi un grandissimo onore. Auguriamoci prima di superare il turno.E inoltre sarebbe una vetrina importantissima per i nostri migliori calciatori".

Mi viene in mente un vostro grande gioiello: Mychajlo Mudryk. Ci sono mai stati contatti con la Juventus per questo calciatore?

"Mudryk è un fenomeno, un grande prospetto per il futuro, e a lui si sono interessate grandissime società come la Juventus. Con i bianconeri non ci sono mai stati contatti o trattative dirette. Gli addetti ai lavori dei top club lo stanno seguendo, la Champions League è stata una vetrina ancor più importante per mostrare il suo valore. Adesso sarà il momento di riprendere i contatti con la società, il procuratore e il ragazzo stesso per vedere se qualcuno inizierà una trattativa, per il momento Mudryk è concentrato solo ed esclusivamente sulle ultime due giornate di campionato. E' un grandissimo professionista, lascerà a chi di dovere queste voci. Poi con la pausa, vedremo se succederà qualcosa o meno".

Ritornando all'analisi sui bianconeri, dove è che mancata di più in questa prima parte di stagione?

"Per me è mancata nel proporre il gioco, è vero che non prende gol da sei partite ma difende in undici ed è più facile così non subir gol. A parte le ultime giornate, c'è stata difficoltà a far gol e a creare occasioni. Da fuori non è imputabile il reparto offensivo, che spesso non ha avuto modo di creare chance per segnare. Più che parlare di difesa o centrocampo, per me la vera colpa è della proposta di calcio che non vedo all'altezza del blasone della squadra e dei giocatori che la Juventus possiede in rosa. Veder Vlahovic toccare solo due palloni nella zona offensiva in tutta la partita, da amante del calcio, non mi piace e mi fa porre certe domande".

Quali sono certe domande? Una, ad esempio, potrebbe essere se è stato giusto continuare con lui?

"No, non sono qui a dire se è giusto o sbagliato quel che fa Allegri. Quello non mi piace, non sono qui per giudicare, ma da una rosa del genere mi aspettavo una performance diversa. Se i punti di ritardo sono quel che sono, forse è perché il potenziale non è stato sfruttato al massimo".

Ci può esser qualche rimpianto per qualche giocatore non sfruttato al massimo? Mi viene in mente, ad esempio, Demiral di cui abbiamo spesso parlato in passato.

"Nel reparto difensivo, qualcosa di sbagliato c'è stato. La carta di identità di Chiellini e Bonucci la conoscevamo benissimo, avevano fatto bene a comprare de Ligt, Demiral e Romero e qualcuno è andato via per questioni di bilancio. Per me erano giuste le scommesse, ma è stato sbagliato non concedere tempo. Ti sei trovato punto e daccapo, tant'è che dovuto arrivare il migliore dello scorso anno in Italia. Demiral per la difesa, ma non vanno dimenticati Bentancur e Kulusevski che stanno facendo benissimo in Inghilterra. Qualche errore di valutazione è stato fatto".

E su David Neres, invece, c'era anche la Juve?

"La situazione Neres è stata sottovalutata da tutti gli addetti ai lavori. C'erano tanti club interessati, come la Juventus, ed è stato un errore non affondare a quelle cifre. Stiamo parlando di un giocatore di livello che si è trasferito al Benfica per una cifra attorno ai 15/18mln, lui che all'Ajax se la giocava con Antony che è stato venduto per 100mln allo United. Le prestazioni lo stanno dimostrando, la Juve lo ha visto molto bene dal vivo".

Si ringrazia Carlo Nicolini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.