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Nicolini svela: "La Juve si era informata su Vinicius Tobias, Marcos Antonio e David Neres. Ci piacerebbe fare amichevoli in Italia, su Demiral e Zaniolo..."

13.04.2022 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Nicolini svela: "La Juve si era informata su Vinicius Tobias, Marcos Antonio e David Neres. Ci piacerebbe fare amichevoli in Italia, su Demiral e Zaniolo..."
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© foto di Federico Titone/BernabeuDigital.com

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il vice ds dello Shakhtar Donetsk e sempre molto attento alle vicende del calcio italiano, Carlo Nicolini, per parlare degli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:

La pace attraverso il calcio, è questo il messaggio che vuole lanciare lo Shakhtar. Ci puoi raccontare meglio l'iniziativa e che atmosfera avete trovato per l'amichevole con l'Olympiacos?

"Siamo riusciti a far uscire i giocatori ucraini, con un permesso speciale, per disputare delle partite amichevole di beneficienza. Lo sport è un grandissimo mezzo, oltre che importantissimo, per promuovere la pace che non va ricercata nell'uso delle armi. Crediamo fortemente in questa iniziativa di sensibilizzazione e di aiuto concreto. Ci siamo ritrovati il venerdì e siamo partiti per Atene il sabato mattina, i campioni di Grecia dell'Olympiacos ci hanno accolto benissimo ed è stata una grandissima emozione. E' stato bello tornare a giocare a calcio, anche per metterci un pochino alle spalle quello che sta succedendo. Tutti ci stiamo muovendo con celerità verso questa direzione".

Ci saranno amichevoli anche con squadre italiane?

"Abbiamo in programma il 14 un amichevole a Danzica, in Polonia, anche qui ospitati dalla società. Qui, per il momento, siamo stati accolti dalla Federazione turca e siamo stati ospiti del Fenerbahce e del Başakşehir. Il 19 giocheremo contro la squadra allenata da İsmail Kartal, poi non è ancora ben chiara la logistica. Abbiamo un'altra partita il 1 maggio con l'Hajduk, c'è uno spazio tra il 26 e il 27 di questo mese e vorremo proporre un amichevole ad una squadra italiana o spagnola. Ci piacerebbe molto".

Hai ragione, sarebbe davvero molto bello giocare un amichevole in Italia.

"Sì, il nostro staff guidato da Roberto De Zerbi è italiano. Vorrei sottolineare il grande senso di responsabilità dimostrato per aiutare il club in difficoltà, oltre al reinserimento dei ragazzi ucraini ai quali avevamo promesso di dare una mano in caso di necessità. Non importano i soldi, lo stiamo facendo con il cuore. Per questo sarebbe bello se anche l'Italia promuovesse questo tipo di iniziativa per la pace e gli aiuti umanitari all'Ucraina. La federazione turca sta facendo una cosa bellissima, esattamente come tutte le squadre che si sono accollate i costi e ci hanno offerto questa opportunità. Avranno per sempre la nostra gratitudine. Per il momento non abbiamo ricevuto contatti, disponibilità, proposte. Stiamo ancora valutando".

Rispetto soltanto ad un paio di mesi fa, come è cambiata la vostra vita e quella dei calciatori?

"La nostra vita e quella dei calciatori è cambiata completamente, abbiamo perso tutto e ci hanno distrutto un sogno. La squadra era fortissima, aveva un futuro, stavamo lavorando benissimo, il gruppo era eccezionale e seguiva il mister in tutto e per tutto, avevamo investito tanto. Ora ci troviamo senza tutto questo, ben consci del fatto che non tornerà mai più come prima. Almeno nell'immediato".

In questi mesi, c'è stata la possibilità di proporre qualche vostro giocatore alla Juventus? Si parlava di Marcos Antonio e Vinicius Tobias...

"Sì, lo posso confermare. Tante squadre tra cui la Juventus avevano chiesto informazioni su giocatori che già seguivano in passato. La società bianconera si era informata su Vinicius Tobias, Marcos Antonio, David Neres e anche altri".

E poi cosa è successo?

"Purtroppo tante federazioni, compresa quella italiana, non hanno accettato questa opportunità. La Uefa, attraverso una legge speciale, ha aperto una finestra di mercato speciale per permettere ai giocatori di continuare a giocare e di guadagnare lo stipendio fino alla fine della stagione. E' stato un modo per tutelare loro, ma anche per i club sconvolti dalla guerra. I motivi non li conosciamo, andrebbero chiesti ai diretti interessati".

Parlando di calcio giocato, a tuo parere la Juventus è comunque da tagliarsi fuori per la corsa al titolo?

"La partita rovinata dal Var con l'Inter ha rovinato seriamente la corsa allo scudetto della Juventus. Poi Milan e Napoli ci hanno messo del loro, rallentando nell'ultimo turno di campionato, favorendo in questo modo i nerazzurri. Non vedo come non possano rivincere il titolo".

La Juventus, a metà aprile, non ha ancora preso una decisione per quanto riguarda i rinnovi di Cuadrado, Perin, De Sciglio, Bernardeschi. In generale, Carlo, ti è mai capitato di arrivare all'ultimo secondo per rinnovare dei contratti? Secondo te il ritardo da cosa può esser dovuto?

"A tutte le società capita di arrivare con qualche giocatore troppo a ridosso della scadenza del contratto. Quel che succede in Italia, però, sembra una costante e una quantità notevole. Parliamo del Milan con Donnarumma, Calhanoglu e Kessie, ma anche la Juventus con quelli che non hanno ancora rinnovato. Per chi non è all'interno delle vicende bianconere, e siamo a metà aprile, l'idea è di confusione nella programmazione dell'immediato e del futuro. Anche se, magari, non sarà propriamente così".

Per sostituire Dybala, a tuo parere ci vuole un giocatore alla Douglas Costa se si vuol fare il 4-3-3, oppure meglio andare su un giocatore come Zaniolo o Raspadori?

"Secondo me, con la Juventus che punta molto su Vlahovic, il sostituto di Dybala deve essere un giocatore che si sposa benissimo con le qualità dell'attaccante serbo. E' lui la certezza. Mi aspetto un campione, perché per vincere i titoli servono questi giocatori. Zaniolo non lo so, c'è già Chiesa e non vedo la necessità. Punterei su altri profili".

La Juventus sta cercando un forte centrale da affiancare de Ligt, ma non poteva essere Demiral? Credi che l'Atalanta lo riscatterà?

"In ambito difensivo sembra che, negli ultimi anni, ci sia stata un po' di confusione. Capisco non sia facile sostituire dei totem come Chiellini e Bonucci, forse non sono state date le tempistiche giuste a chi era stato acquistato. Demiral è un giocatore fortissimo, l'idea è che abbia avuto fretta di decidere. Un anno in più a Sassuolo con De Zerbi lo avrebbero aiutato a maturare definitivamente. La Juve non gli ha dato il tempo e i giusti spazi, ora dovrà fare un investimento importante in quella zona del campo. Ovviamente con tutte le incognite esistenti nell'acquistare un calciatore nuovo".

Si ringrazia Carlo Nicolini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in questa intervista.