Lorenzo Ariaudo: "Vincerà la Juve, ma il Sassuolo venderà cara la pelle. Chiello più insostituibile di de Ligt, non bisognerà bruciare Gatti..."

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida di questa sera tra Juventus e Sassuolo, Lorenzo Ariaudo, per parlare approfonditamente del match e non solo:
Chi vince andrà in semifinale dove incontrerà una tra Atalanta e Fiorentina, che partita sarà quella tra Juve e Sassuolo?
"Sarà una partita importante che la Juventus punterà sicuramente a vincere, anche se l'avversario affrontato è davvero tosto ed insidioso. Mi aspetto qualche seconda linea in campo, ma Allegri cercherà di optare per la formazione migliore".
Il Sassuolo si presenta con un brutto poker incassato dalla Sampdoria, ma quest'anno contro le grandi è sempre stato una spina nel fianco. Che tipo di prestazione ti aspetti dai neroverdi?
"Il Sassuolo gioca sempre un calcio propositivo, il meglio lo si vede sempre contro le grandi. E' da parecchi anni che non cambia il suo stile di gioco, la Juventus dovrà prestare la massima attenzione nei confronti di una squadra che ormai si conosce a memoria".
Quali sono i punti di forza di questa squadra?
"C'è ancora qualcuno come Berardi, Magnanelli, Consigli che conosco molto bene, è una squadra dotata di ottime individualità ed insieme riescono a rendere come un grande gruppo. E' sempre stato quello a fare la differenza. Ci sono, poi, giovani interessanti e di prospettiva come Scamacca, Raspadori e Frattesi che avranno un futuro radioso per la propria carriera".
Anche a Torino, come a Reggio Emilia, si sente così tanto l'importanza del gruppo?
"Sì, lo si è visto anche quando i risultati venivano un po' meno. La Juve ha cambiato molto negli ultimi anni, i giovani acquistati stanno impiegando del tempo per poter imparare a pieno la mentalità del club. E ci sono leader importanti come Chiellini, Bonucci, Dybala, Szczesny, che oltre ad esser dei trascinatori in campo sono i maggiori responsabili di questo tipo di insegnamento".
E poi è tornato Massimiliano Allegri, che di certo conosce davvero molto bene l'ambiente Juve.
"Lui rappresenta quel di più che fa comprender ancor meglio all'ambiente quale è il significato di giocare nella Juventus. Bisogna poi ringraziare la proprietà per aver messo a disposizione i soldi da investire per Vlahovic, perché un giocatore così importante fa giocare meglio tutti. Anche questo è di fondamentale aiuto per il gruppo".
Lo hai mai marcato l'attaccante serbo?
"No, però ho marcato Dybala anche quando era al Palermo. E' sempre stato un giocatore devastante. Ora c'è il problema contratto, l'augurio è che in un modo o nell'altro possano trovare una soluzione. Dybala il più rappresentativo? No, per me è Chiellini".
Come era Giorgione quando lo hai conosciuto?
"Era già il Chiello, ovvero un difensore super affidabile e difficile da superare nell'uno contro uno. Negli anni con l'umiltà, il lavoro e il sacrificio è diventato il Giorgio che conosciamo, in grado di esaltare i suoi pregi e smussare sempre più i suoi difetti fino a renderli superflui".
C'è anche da dire che inizialmente non sembrava essere in grado di avere questo tipo di carriera. Il vero Chiellini lo abbiamo visto tra i 25 e i 28 anni, forse un po' troppo tardi.
"Invece no, poiché l'età migliore del difensore centrale è dai 28 ai 33/34 anni. E' vero che sei un po' più carente sotto qualche punto di vista, ma in cambio riesci a sopperire alle tue lacune con i punti di forza acquisiti con l'esperienza".
Domanda difficile: a conti fatti è più difficile da sostituire de Ligt oppure Chiellini?
"Giorgio sarà insostituibile per ancora tanti anni, perché uno con la sua esperienza non lo trovi facilmente, mentre de Ligt a me piace da matti per il suo atteggiamento e le qualità difensive. Per me è il classico giocatore da Juve che rimane per anni e anni, ma a volte bisogna fare i conti anche con il calciomercato e le sue sfaccettature".
Il suo erede potrebbe essere Federico Gatti?
"Il salto dalla B alla A è tanto tanto grosso, per cui non bisognerà bruciarlo subito. Gatti ha giocato una quindicina di partite in cadetteria, prima di arrivare alla Juve ci vogliono degli step intermedi. E' sicuramente un buon prospetto".
Ci credi allo scudetto?
"Vedo l'Inter più attrezzata, ma la Juventus non è poi così distante. Il calcio è bello perché può sempre succedere di tutto, a maggior ragione quando una società del genere in passato è già stata protagonista di grandissime rimonte. L'importante, però, sarà assicurarsi il posto in Champions".
Tornando al match, chi lo vincerà?
"Punto sulla Juventus, anche se il Sassuolo venderà cara la pelle".
Si ringrazia Lorenzo Ariaudo per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.