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La profezia di Longobucco: "Il Cagliari può ambire alla vittoria e la Juve non rivincerà il titolo. Pirlo? Acerbo ma farà strada. E sulla finale del '73..."

Potrete riascoltare uno stralcio dell'intervento a "Cose di Calcio" in onda su Radio Bianconera (visibile sul canale 68 dtt)
20.11.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - La profezia di Longobucco: "Il Cagliari può ambire alla vittoria e la Juve non rivincerà il titolo. Pirlo? Acerbo ma farà strada. E sulla finale del '73..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com, in vista del prossimo impegno di campionato dei bianconeri contro il Cagliari, ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida - alla Juve dal 1971 al 1975 -, Silvio Longobucco:

Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", visibile su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:

Quattro stagioni in bianconero, poi fino al 1982 con la maglia dei sardi. Che Juventus-Cagliari sarà?

"Da come sta giocando il Cagliari, a mio parere, potrebbe strappare un punto in maniera tranquilla. Questo è un campionato strano dove il 'Covid-19' lo sta un po' falsando, anche le piccole hanno molte occasioni per poter battere le grandi e questo già sta succedendo".

Quindi non sarà una sfida simile a quella di gennaio dove la Juve asfaltò il Cagliari con un perentorio 4-0?

"No, non è già decisa in partenza come in passato. Il Cagliari è agguerrito, sta facendo un ottimo campionato".

Quale è l'insidia più grande della squadra di Di Francesco?

"Sicuramente il solito Joao Pedro che segna da ogni posizione, ma non è l'unico da temere. Questa è una squadra che combatte e tira sempre fuori le unghie, per me come ho già detto potrebbe succedere una sorpresa".

Quindi alla fine come andrà?

"Il Cagliari può ambire anche alla vittoria, perché la Juve non la vedo solida come in passato. Prende davvero molti gol e fa fatica a segnarne".

Come mai, a suo parere, sta succedendo tutto questo alla Juventus?

"Il mio parere è che stata un po' stravolta tutta la squadra, poi come dicevo sta contribuendo un po' la pandemia e un po' anche le assenze avute di inizio stagione. Pirlo pian piano sta sistemando la situazione, ma bisogna dargli un po' di tempo. Penso che alla fine farà un buon campionato, purtroppo però non vincerà lo scudetto".

Se non lo vincerà la Juventus, chi sarà a scalzare dal trono i campioni?

"La Lazio oppure l'Inter che sta andando bene, Conte ci sa fare ed è in grado di tenere la squadra su alti livelli".

Tornando a Pirlo, è d'accordo con le critiche ricevute nelle prime giornate di campionato?

"Non è una questione del nome, in generale tutti gli allenatori non stanno andando bene ad eccezione di Pioli che ha beneficiato dell'arrivo di Ibrahimovic. Tutti stanno avendo difficoltà, Pirlo un po' di più perché è nuovo ed acerbo. Prima o poi dovrà maturare, deve far la gavetta ma sono sicuro che sarà un grande allenatore. E' stato un campione, per cui saprà trovare solo con il tempo la giusta alchimia in panchina".

Diceva che la Juve non vincerà il campionato, ma per la Champions come la vede? Forse è l'unico baratto che i tifosi sono disposti a fare in questo momento.

"Con quei colori ho perso una Coppa dei Campioni nel '73, la Juventus arriva sempre in finale ma non concretizza mai. Però con lo sbandamento generale delle rivali europee, magari ne può anche approfittare. Ma deve tornare sui grandi livelli, oggi non la vedo ancora su quello status".

Secondo lei, la Juve di quest'anno è quindi più debole di quella degli anni scorsi?

"Non è più debole, diciamo che ha inserito un bel po' di giovani forti che non hanno ancora trovato la loro dimensione. E Pirlo dovrà essere bravo a lavorarci, ma come dicevo è sulla buona strada. Tolto il Milan di Ibra, è una bella lotta".

E riprendendo il discorso Champions, quella sconfitta citata poc'anzi credo pesi ancora a distanza di quasi cinquant'anni.

"Non l'ho mai detto, ma il gol di Rep era da annullare perché si appoggiò su di me in maniera irregolare. Potevamo anche vincere, però quell'Ajax era davvero forte. Si parla sempre della Juventus degli anni '80, ma anche la nostra era immensa. E quella squadra non ha mai affrontato un avversario totale come gli oranje, chissà come sarebbe finita".

Ha iniziato la sua carriera come marcatore, poi è diventato un terzino sinistro. Come lo vede questo reparto?

"Io sono stato il precursore del ruolo, il primo a giocare su tutta fascia. In effetti, la Juventus ha sempre avuto degli ottimi giocatori in quella di zona di campo anche se ora non sembra esser più importante questa figura nel ruolo di Pirlo. Faceva veramente molti danni (sorride ndr)".

Si ringrazia Silvio Longobucco per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.