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Il doppio ex Romulo: "Partita equilibrata, Hellas difficile da affrontare. Vlahovic farà giocare meglio la Juve, Dybala devastante nel 4-3-1-2. Su Kean e Allegri..."

04.02.2022 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Il doppio ex Romulo: "Partita equilibrata, Hellas difficile da affrontare. Vlahovic farà giocare meglio la Juve, Dybala devastante nel 4-3-1-2. Su Kean e Allegri..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, il terzino del Cruzeiro nonché doppio ex di Juve e Verona, Rômulo Souza Orestes Caldeira, noto semplicemente come Rômulo, per parlarne approfonditamente e non solo:

Rispetto all'ultima volta che ci siamo sentiti, come sta andando al Cruzeiro?

"La mia avventura procede bene, è sempre un onore poter indossare la maglia di uno dei club più importanti e vincenti della storia brasiliana. Quasi dieci milioni di tifosi, un centro sportivo da urlo con ogni tipo di comfort esistente al mondo, i campi da gioco appena rifatti e ai limiti della perfezione. E l'obiettivo del nostro presidente Ronaldo Luís Nazário de Lima è quello di espander ancor più il nostro marchio nel mondo. Il suo è un obiettivo molto ambizioso, il nuovo mister Paulo Pezzolano si è fatto conoscere in Messico e sta cercando di portare la sua filosofia anche qui da noi. I suoi principi di gioco sono molto interessanti, la squadra sta esprimendo un gran calcio. C'è davvero molto entusiasmo".

Ti rivedremo presto in Italia? Sappiamo che sei rimasto molto legato al belpaese.

"Mi piacerebbe tantissimo tornare in Italia, qui ho lasciato il cuore. Se Allegri avesse bisogno di un jolly polivalente in grado di giocare in qualsiasi ruolo, contatti pure 'Romuletto' (ride ndr). Dovesse arrivare un'offerta, la valuterei molto volentieri. Ho deciso di giocare ancora per un quadriennio a grandi livelli, tanto il patentino da allenatore l'ho già ottenuto. E questo mi consentirà di avvicinarmi a questo nuovo mestiere con molta calma".

Parlando di calcio italiano, la rivoluzione di inverno della Juve ha portato Zakaria e Vlahovic. Quale è il tuo pensiero sull'attaccante più forte della Serie A? E come lo vedi in bianconero?

"Vlahovic è il giocatore più forte in Italia, su questo non ci sono dubbi. I suoi movimenti sono sempre precisi, colpisce bene di testa, calcia da qualsiasi zona del campo, è un cecchino in fase realizzativa e non si fa di certo problemi a centrare la porta tra punizioni e rigori. La prima impressione, quando l'ho visto giocare, è che sarebbe diventato uno dei migliori in circolazione. E a 22 anni appena compiuti, oggi lo possiamo definire tale".

Per te, la Juve giocherà meglio rispetto alle ultime uscite?

"Giocherà meglio perché ora è in possesso di una vera punta, lo si capirà dall'atteggiamento dei difensori avversari nel momento in cui affronteranno Vlahovic. Anche se non toccherà il pallone, infatti, riuscirà a creare quegli spazi che saranno sfruttati a dovere dai suoi compagni di reparto. La costruzione dal basso sarà migliore proprio per questo motivo, non sarò stupito nel vedere una Juventus più prolifica in fase offensiva".

Adesso per Allegri ci sarà una grande scelta: meglio giocare con Dybala trequartista alle spalle di Vlahovic e un altro compagno, oppure accanto a due esterni alti nel 4-2-3-1 che abbiamo visto anche a San Siro?

"Sul modulo di gioco bisognerà innanzitutto capire il tipo di avversario che si avrà di fronte e quali saranno i giocatori a disposizione. Fossi nell'allenatore bianconero, giocherei con un 4-3-1-2 in modo da lasciare Dybala libero di scatenare il suo estro e la sua fantasia. Sarebbe devastante. La sua classe è accecante per gli avversari, le sue giocate sarebbero perfette per innescare a meraviglia il tandem composto da Vlahovic e Morata. 

Ti aspettavi di più dal tuo ex compagno di squadra Kean?

"Kean è un giocatore che a me piace molto, ha una forza devastante e la sua imprevedibilità gli permette spesso di fare quella giocata che non ti aspetti. Qualcuno si dimentica la sua età, perché è in possesso dell'esperienza di un trentenne. Può capitare un momento difficile in cui non riesce niente, bisogna solo avere un po' di pazienza e concedergli il giusto tempo. Le aspettative sono ben riposte in lui, ma a volte ci dimentichiamo che è soltanto un ragazzino. Vedrete che in questo finale di stagione sarà di fondamentale aiuto per i suoi compagni".

Il Verona di Tudor è una squadra insidiosa in trasferta e all'andata ha già battuto la Juve. Che tipo di partita sarà? 

"Per gli avversari è sempre difficile affrontare l'Hellas, perché è una squadra che mette sempre il cuore nelle partite. Tudor, poi, è un allenatore che trasmette intensità, emozione, vuole che i giocatori rappresentino al meglio i colori di una città davvero appassionata. Loro giocano ogni sfida come se fosse l'ultima, i giocatori sono di livello e sta dando continuità al cammino degli scorsi anni. Ci sarà davvero molto equilibrio, ma la Juve con l'arrivo di Vlahovic possiede i mezzi necessari per battere un Verona che sta facendo un ottimo campionato".

Senza Simeone, la punta di diamante dei gialloblù, cambierà qualcosa nel gioco di Tudor?

"Non so se lo sostituirà solo con Kalinic oppure sceglierà Caprari, sono sicuro che Tudor studierà una soluzione che possa adattarsi al genere di situazione. Io metterei in avanti l'ex viola e quindi non snaturerei più di tanto la formazione, perché è giusto che riesca a dare continuità agli ottimi risultati visti fin qui. Per noi calciatori, quando un allenatore cambia tanto, diventa sempre più difficile far bene".

Si ringrazia Rômulo Souza Orestes Caldeira per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.