Il doppio ex Padovano: "Conte potrebbe giocarsela col 3-5-2, mi aspetto accoglienza giusta allo Stadium. Vlahovic non deve innervosirsi, Yildiz carico a pallettoni..."
"Juve un po' timidina nei primi 15' di partita, ha lasciato in mano il gioco al Psv ed è andata bene che loro non hanno segnato. Poi Locatelli e McKennie, che per me hanno fatto la differenza, hanno alzato il baricentro come tutta la squadra ed è cambiata la partita. Ovviamente Yildiz, con il suo talento, si è inventato un magnifico gol. Certo la difesa del Psv non è sembrata così irresistibile, ma è stato un fantastico esordio se il buongiorno si vede davvero dal mattino". E' questa la disamina di Michele Padovano, doppio ex di Juventus e Napoli, che ai microfoni di TuttoJuve.com ha espresso la sua opinione sugli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:
Per chi non lo sapesse, eri allo "Stadium" come inviato per Sky e hai interagito nel post partita con mister Motta. Quale è stata l'impressione?
"A me è piaciuto, gli ho fatto anche i complimenti perché penso sia giusto così. Si è preso le sue responsabilità, non si è nascosto dietro ad un dito e ha ribadito che le grandi squadre come la Juventus devono lottare per vincere e non per partecipare. Mi aspetto che la Juve in Champions riuscirà ad arrivare tra le prime 8, mentre in campionato dovrà lottare fino alla fine".
Spesso abbiamo parlato di Vlahovic lo scorso anno e mi hai raccontato delle sue difficoltà nel modo di giocare di Allegri. Come è stato vederlo, invece, a distanza di pochi metri?
"Per me non deve innervosirsi, è stata una delle prime cose che ho notato. E' un ragazzo giovane, forse sta patendo un po' troppo le critiche piovute e non deve far altro che giocare in maniera più tranquilla. Ma il suo valore non è affatto cambiato, lui i gol li continuerà a fare e ci sarà tutta la squadra che lo metterà nelle giuste condizioni di tirare in porta. Deve stare più sereno".
Quindi scommetti su Vlahovic protagonista nel match col Napoli?
"Ogni partita può essere quella buona per sbloccarsi, già col Napoli perché no? E' un giocatore forte, lo ribadisco, ma ancora giovane; io ci sono già passato e a volte è proprio l'età a bloccarti su diverse situazioni. Ma nel calcio, la cosa bella è che basta poco per migliorare e trovar fiducia".
La vicinanza di Nico, presentato ieri allo Stadium, potrebbe fargli bene?
"Non c'è dubbio, ma la mano non arriverà solo da Nico. L'impegno non gli manca, corre come un matto, è sempre pronto a dare una mano ed è uno dei primi difensori quando c'è da difendere. La palla di Empoli di Gonzalez è il giusto esempio per far capire come deve esser servito, lì ha sbagliato il gol ma sono sicuro che non fallirà un altro tentativo del genere".
In apertura hai citato Yildiz, ti è sembrato davvero di rivedere Del Piero in certe movenze?
"Ci vado ancora cauto con certi accostamenti, Alex ha fatto la storia del club. Non c'è dubbio che le capacità di Yildiz siano importanti, sono molto fiducioso perché il futuro è dalla sua parte. Poi il gol che ha siglato, per come se lo è costruito, era un segno del destino. E' stato un esordio da sogno".
Dici che ha cercato proprio quel tipo di soluzione?
"No, quelle sono giocate che sa di avere nelle corde. In allenamento si provano tante cose, ma in gara è del tutto diverso. Per questo non c'è nulla di preparato, si è trovato lì il pallone e ha concluso all'incrocio dei pali. Gli faccio ancora una volta i complimenti".
Le panchine di Danilo e Douglas Luiz come le spieghiamo?
"Thiago Motta è un allenatore che non guarda in faccia nessuno, a prescindere da quanto guadagni o sei stato pagato. Le scelte dal primo minuto di Savona e Mbangula vanno in questa direzione. Lui valuta il lavoro dei calciatori durante gli allenamenti per poi assegnare le maglie da titolari, così si fa rispettare dal gruppo e fa capire che il posto da titolare lo si merita".
Passiamo a Juve-Napoli, come se la giocherà Conte?
"Lo conosco e sono ben consapevole che verrà a Torino per vincere la partita. Lui ha una forma mentis così, si gioca tutte le partite senza alcun tipo di calcolo. Non mi stupirebbe se giocasse 3-5-2, perché ha tanti centrocampisti forti e lasciarne fuori uno potrebbe diventare problematico".
Che accoglienza avrà, a tuo parere, allo Stadium?
"Mi auguro un'accoglienza giusta e all'altezza per un professionista che è stato e sarà sempre juventino. Oggi è l'allenatore del Napoli e farà di tutto per far vincere la sua squadra, il tifoso lo deve capire. Mi piacerebbe ricevesse degli applausi, o almeno non dei fischi".
Oltre a Vlahovic, riprendendo quanto chiedevo prima, ti aspetti un altro protagonista?
"Yildiz è carico a pallettoni, l'autostima cresce dopo aver fatto dei gol del genere. Direi lui e Vlahovic, sono due calciatori che mi piacciono entrambi".
Il Napoli è sempre favorito per lo scudetto?
"Sì, lo vedo sempre molto bene. Poi si incontrano le due squadre che hanno fatto il mercato migliore in assoluto: la Juve ha rivoluzionato completamente e gli vanno fatti i complimenti alla società per aver preso dei giocatori validi e un allenatore che gioca a calcio, il Napoli ha speso veramente molto ed è una squadra che mi piace molto. I centrocampisti sono molto interessanti da McTominay a Gilmour, fino ad arrivare a quelli che c'erano già e che hanno vinto il titolo".
Te la senti di fare un pronostico finale sulla partita?
"Onestamente no, mi auguro una partita di rispetto e di correttezza tra gli avversari. Juve-Napoli potrebbe già indicare la strada di entrambe, è una partita bella e speriamo di divertirci".
Si ringrazia Michele Padovano per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.