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Gigi Maifredi: "Questo Dybala non serve alla Juve, Allegri più dt che mister. L'eliminazione sarebbe un dramma. Bologna? Non gli darei molta importanza"

22.02.2019 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Gigi Maifredi: "Questo Dybala non serve alla Juve, Allegri più dt che mister. L'eliminazione sarebbe un dramma. Bologna? Non gli darei molta importanza"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex allenatore bianconero, Gigi Maifredi, per parlare della débâcle di Madrid e non solo:

Le premesse della vigilia erano ben altre, è stata una partita molto strana. Come hai giudicato la Juventus a Madrid?

"Credo non se lo aspettasse nessuno, non per il valore dell'avversario ma perché ogni partita fa storia a sé. Al Wanda Metropolitano non sono stati soltanto i dettagli a far la differenza, ma anche l'atteggiamento della squadra. Chi si aspettava un Bonucci così? Aveva avuto l'occasione per portare i suoi in vantaggio, ma è stato sfortunato. La speranza è che la situazione possa ribaltarsi al ritorno, perché conosco bene la passione dei tifosi juventini verso questa competizione. La matematica non condanna i bianconeri, anche se sarebbe un dramma uscire agli ottavi di finale".

Credi che la Juventus sia stata inferiore fisicamente ai propri avversari e, forse, un po' troppo difensivista?

"I bianconeri avevano giocato un'ottima partita contro il Frosinone e non credo siano calati di condizione in così pochi giorni. Il calcio non è una scienza esatta, c'erano delle aspettative che non sono andate a buon fine. A Madrid ti sei presentato con Ronaldo, Mandzukic, Dybala e questo non è esser difensivi. Credo sia più corretto affermare che parecchi giocatori hanno sbagliato match nella ripresa".

Quindi dove l'ha persa la Juve e dove l'ha vinta l'Atlético?

"La Juve l'ha persa sul campo, l'Atlético è entrato con uno spirito diverso e ha approfittato del fatto che gli avversari volessero controllare la partita come nella prima frazione. Tutto è andato in favore degli spagnoli, tanto è che i bianconeri mai avevano concesso così tante occasioni. Trovo ingiusto il quattro e mezzo dato in pagella a Ronaldo, questa è una cattiveria gratuita. Ha fatto il possibile e si è trovato contro almeno tre avversari, la squadra non lo ha supportato abbastanza e si è trovato contro almeno tre avversari in ogni frangente".

C'è stato un episodio che, per te, ha deciso il match?

"Il primo tempo era stato un po' noioso, ma la Juve dava l'impressione di poter far di più del proprio avversario. A mio parere, l'episodio che ha cambiato il destino del match è stato l'errore di Chiellini che ha innescato l'occasione poi sbagliata da Diego Costa. I giocatori si sono un po' impauriti e la squadra si è ritratta, è calata di livello ed è diventata uno sparring".

Non soltanto Ronaldo, tutti hanno avuto votazioni negative compreso Allegri che è stato il bersaglio più gettonato dei tifosi a livello di critiche. Come lo hai visto il tecnico toscano?

"Penso che non dobbiamo star qui a descrivere pregi e difetti di Allegri, anche perché ha dimostrato di saper guidare la Juventus sia a livello nazionale e sia a livello europeo. Ha fatto due finali negli ultimi quattro anni, questo fa capire che non è stato lì a guardare. E' molto moderno, ma è più un direttore tecnico che un allenatore. Si è trovato di fronte una squadra che incarna l'essenza del gioco del calcio che ha pensato più al collettivo che al singolo".

E la collocazione tattica di Dybala ti sta convincendo? Contro l'Atlético è stato uno dei peggiori in campo.

"L'unico che lo può giudicar bene è Max, ma onestamente il Dybala visto l'altro ieri non può servire a questa Juventus. Specialmente se lo fai giocare centrocampista, non penso sia la sua giusta collocazione. Lui nasce come punta nel Palermo, arriva alla Juve e arretra quindici metri ed ora potrebbe fare il trequartista, anche se attualmente arretra di più sui livelli di Pjanic, a centrocampo, per impostar l'azione. Dovrà esser bravo il tecnico a fornire un appoggio morale e tecnico, perché dalle sue ultime prestazioni si percepisce un po' di involuzione".

Premesso che vedi il bicchiere mezzo pieno, come si può eliminare questo Atlético Madrid?

"La personalità, la dignità e la velleità dei giocatori della Juventus usciranno fuori, non credo che possa sbagliare due partite di seguito contro la stessa squadra. Sicuramente i giocatori dovranno essere guardinghi, se l'Atlético dovesse segnare un gol di sicuro sarebbe ancor più difficile. Ma con una difesa più forte e due gol che possono portarti ai supplementari, credo che la situazione potrebbe essere poi gestita al meglio".

Dovesse andar male, l'uscita agli ottavi di finale provocherebbe un vero e proprio fallimento?

"Preferisco prima di vedere la partita di ritorno e poi esprimere un giudizio, perché non vorrei essere né un dispensatore di entusiasmo né tanto meno un gufo (sorride ndr). L'Atlético ha dei buoni giocatori ma non è un craque, è una squadra che è capace di star bene in campo ma nei confini nazionali sta facendo fatica. Sicuramente la partita di Champions ha avuto un impatto differente, ma i giocatori della Juve non si sono improvvisamente trasferiti su Marte e penso che faranno di tutto per cercare di dar seguito all'ottimo inizio che avevano avuto durante le prime partite di Champions".

Una prima reazione la si potrebbe vedere col Bologna, anche se il campionato italiano sembra esser già ipotecato.

"No, secondo me la reazione la si vedrà nella prossima partita contro il Napoli. Contro il Bologna ci sarà tanto malcontento, al contrario dell'altra sfida che darà il corretto polso della situazione. Fossi in Allegri, farei giocare gli undici migliori con tutti i rischi che ne conseguono. Perché se le 'riserve' dovessero giocar bene, ci sarebbe molta difficoltà per poter scegliere poi la formazione migliore. Auguro al mister un grossissimo in bocca al lupo".

Però l'ostacolo Bologna rimane, quali insidie potrebbero esserci contro una squadra che sembra essersi ripresa dalla cura Mihajlovic?

"L'insidia maggiore sono i tredici punti di vantaggio sul Napoli e la partita di Champions, la sfida centrale è quella contro l'Atlético del 12 marzo. Il Bologna è una buona squadra e Mihajlovic sta facendo bene, ma in questo momento non gli darei molta importanza. La Juventus è di un'altra categoria, altrimenti non avrebbe un grande distacco sulla squadra di Ancelotti, Tra l'altro l'allenatore azzurro ha premiato i suoi giocatori con il sette in pagella, ma Allegri quanto dovrebbe dare alla sua Juve per quello che sta facendo?"

Si ringrazia Gigi Maifredi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.