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Ciabattini (esperto FFP): "Uefa? Juve non rischia esclusione dalle coppe. Situazione penale più grave di quella sportiva, sulle plusvalenze..."

09.12.2022 13:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Ciabattini (esperto FFP): "Uefa? Juve non rischia esclusione dalle coppe. Situazione penale più grave di quella sportiva, sulle plusvalenze..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'esperto di Sport Business, Paolo Ciabattini, per parlare approfonditamente di quel che sta accadendo in casa Juve e non solo:

Che idea si è fatto su quanto sta accadendo in casa Juve?

"La situazione è frutto di una gestione scellerata cominciata molti anni fa. Il conto economico inizia a mostrare un chiaro squilibrio economico finanziario a partire dal 2017 anno in cui la Juve acquista a suon di milioni Higuain, un giocatore ormai all'apice della carriera, garantendogli uno stipendio altissimo per quattro anni. Nel 2017 il bilancio fu chiuso con 48mln di utile, a differenza dei due anni precedenti chiusi in pareggio, ma quel dato nascondeva una reale perdita".

In che senso? Diceva che l'utile del 2017 era in attivo per 48mln.

"Perché in quel conto economico c'erano già 151mln di plusvalenze, derivanti dalla cessione di Pogba e altre operazione. La verità è che il gap tra costi e ricavi era già vicino ai 100mln, che su un fatturato di 400 è già un valore significativo. Da lì la situazione è andata via via peggiorando. Una serie di acquisti scellerati ed una politica degli ingaggi incomprensibile hanno portato il gap costi ricavi a valori fino ad oltre due cento milioni, solo in parte ammortizzato dalle crescenti plusvalenze, quasi 600 milioni in quattro anni, alcune delle quali evidentemente gonfiate, senza flusso di denaro e peggio ancora senza alcun significato tecnico. L’acquisto più assurdo di tutti è stato quello di de Ligt, avvenuto dopo Ronaldo, che venne strapagato con un ingaggio era quattro volte maggiore di Chiellini".  

Però sulle plusvalenze, c'è già stata una assoluzione.

"Per le plusvalenze, la Juventus è già stata assolta insieme ad altri club. Non esistendo una regola a tal riguardo, quindi è impossibile non rispettarla. La parte sportiva è meno grave di quella penale, ma non sono un esperto di diritto sportivo ne tantomeno di penale ma non è difficile ipotizzare che la situazione sul penale sia più grave: c'è il falso in bilancio e anche l'aggiotaggio informativo, anche se penso che sia stata una situazione involontaria perché il trend del titolo era l'ultimo dei pensieri. Credo che la Juventus, grazie alle due ricapitalizzazioni negli esercizi 2020 e 2021 per un totale di 700mln, abbia rispettato dei parametri per l'iscrizione. Mi sorprende che ancora nessuno abbia fatto questo conteggio". 

Ci può spiegare se la Juventus rischierà qualcosa a livello Uefa?

"La Juve, ha concluso con il massimo organo europeo, un settlement agreement in agosto con l'impegno di riportare le perdite di bilancio nel triennio dal 2023 al 2025 all'interno dei 60mln previsti dalla 'Football Earnings Rule' che ha sostituito il Fair Play finanziario. Questo accordo è stato raggiunto sulla base dei risultati tre anni precedenti, parliamo di 2022, 2021 e 2020. Questi bilanci saranno probabilmente modificati sulla base delle modifiche richieste dalla Consob e anche da altri istituzioni, che la Juventus in parte ha già accettato". 

Parliamo di stipendi, commissioni agli agenti e la famosa "Carta Ronaldo"?

"Si, lasciamo stare le plusvalenze che se fossero considerate potrebbero portare le modifiche su valori importanti. Se si limitassero a stipendi e commissioni agenti non contabilizzate, non aumenterebbero di moltissimo la perdita e già approvate e quindi porterebbero ad una multa maggiore ma comunque alla conferma del settlement agreement. Il PSG, che si è presentato con una situazione bilanci 2020/2022 peggiore, ha preso una multa più salata ma ha l’opzione del SA. Non c’è il rischio di essere esclusi dalle Coppe Europee".

Crede ci sia una caccia alle streghe nei confronti della Juventus?

"Sì potrebbe esserci, ma è evidente come la società bianconera sia coinvolta più di altri club. La Juve, alla fine, non ha messo in atto una politica per rimandare la ricapitalizzazione, o se l'ha messa in atto alla fine non è servito a nulla in quanto ha poi ricapitalizzato. Le manovre, la contabilità parallela ed i costi non contabilizzati, ovviamente se confermati, non sono serviti a niente in quanto poi ha ricapitalizzato con cifre molto importanti. La Juve alla fine non ne ha tratto alcun vantaggio.Sono state soltanto il frutto di una grande confusione all’interno del club e purtroppo spiace dirlo anche scarsa professionalità".

Conosce Evelina Christillin? Che ne penserebbe di un suo ingresso in società?

"Quando l'ho sentita parlare di numeri e di bilanci, mi è subito piaciuta. Parliamo la stessa lingua. L’equilibrio economico finanziario di un club viene prima di tutto. Si spende quello che si può. Ci sono molti modi per creare valore aggiunto senza la necessità di spendere quello che non si ha. Le pluvalenze reiterate sono una follia. Creano assuefazione. Ogni hanno ne servono di più e alla fine ti trovi a fare campagne acquisti che sono solo improntate alla loro ricerca tralasciando completamente aspetti tecnici. Un bilancio sano si riflette positivamente sui risultati sportivi. Non è assolutamente detto che possa avvenire il contrario". 

Si ringrazia Paolo Ciabattini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.