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Alessandro Birindelli: "Non stupito dall'azienda CR7, il fallimento è stato di chi ha preso le scelte negli ultimi due anni. Kean mi stuzzica, su Pjanic..."

27.08.2021 12:45 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alessandro Birindelli: "Non stupito dall'azienda CR7, il fallimento è stato di chi ha preso le scelte negli ultimi due anni. Kean mi stuzzica, su Pjanic..."
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"E' un girone in cui la Juventus può dire senz'altro la sua, ma la sfida affascinante con il Chelsea mi sarebbe piaciuto vederla un pochino più avanti". E' il pensiero di Alessandro Birindelli, ex calciatore bianconero, che ai microfoni di TuttoJuve inizia con l'analizzare del Gruppo H in cui i bianconeri sono capitati nella fase a gironi della Champions League: "Lo dico perché le squadre non sono ancora del tutto rodate - ha proseguito, però è stato un bene evitare Porto, Ajax, Lipsia che giocano da anni in questo modo. Ma concentriamoci sull'Empoli, è quella la sfida più importante".

L'Empoli, ahimé, non è l'argomento principale delle ultime ore. A bruciapelo: sei pronto a salutare CR7?

"Sono dinamiche che negli ultimi anni ci hanno accompagnato, ad esempio facevo fatica a pensare Messi lontano da Barcellona. Per questo, Ronaldo lontano dalla Juve non mi meraviglia più di tanto. Se dovesse accadere, credo ad una decisione presa di comune accordo. Cristiano, probabilmente, ha bisogno di nuovi stimoli e sfide, forse è convinto di trovarle in un ambiente diverso. Forse è l'unica possibile spiegazione".

Cristiano è un giocatore top, nessuno lo discute, ma non è una bandiera dei club in cui gioca.

"Noi lo vediamo a livello emozionale come un calciatore, però lui è una azienda. E questo una società, quando lo va a trattare, è consapevole che non deve gestire solo Cristiano Ronaldo ma anche sfaccettature e dinamiche. La motivazione del trasferirsi al City può essere anche dettata dalle sue future mire aziendali, sarebbe interessante vedere come lavorerà con Guardiola. Forse questo è un aspetto che interessa anche ai suoi sponsor". 

Come si potrebbe sostituire Cristiano?

"La Juve è sempre andata avanti anche vendendo i propri migliori giocatori. Per me lo si può sostituire con un giocatore molto giovane come Kean, questa ipotesi mi stuzzicherebbe abbastanza. E potrebbe arrivare anche qualcuno in mezzo al campo che possa ben interpretare l'idea di Allegri".

Ieri si è parlato di Ruben Neves, che nome sarebbe per la Juve?

"Può essere una alternativa alle prime scelte che sono circolate fino ad ora. Però per una Juventus che vuol tornare a vincere immediatamente, l'ideale sarebbe Pjanic che già conosce l'ambiente e non ha bisogno di affermarsi".

La vicenda legata a Ronaldo, al di là di come si concluderà, potrebbe distrarre la Juve? L'accennavi già prima la sfida molto importante.

"Certo non rimarranno indifferenti ad una eventuale partenza di Ronaldo, ma Allegri e il suo staff sanno bene come far restare sul pezzo i propri ragazzi. Sono professionisti, per cui non credo si faranno condizionare. Altrimenti, in caso contrario, potrebbe finire come ad Udine".

Il chiaro riferimento è ai due punti persi, non potrebbe essere altrimenti.

"Sì, la Juve stava ben vincendo per 2-0 e nessuno poteva dir nulla per la prestazione. Però le partite vanno anche gestite, la squadra doveva far sicuramente meglio. Ha ragione Allegri quando dice che i palloni vanno calciati in tribuna, quando si è meno lucidi bisogna far le cose più semplici. Fermo restando che Szczesny ha avuto un incidente di percorso, perché non è un portiere da 10/15 errori a campionato. Figuriamoci quelli fatti".

Cristiano era stato acquistato per vincer la Champions, ma in questi tre anni non c'è riuscito. Per la Juve, nel computo totale, può esser stato un fallimento? Sempre restando al fatto che il portoghese è vicino all'addio.

"No, per me Ronaldo il suo apporto lo ha dato. Il fallimento, se vogliamo chiamarlo tale, per me lo è stato di chi ha fatto le scelte degli ultimi due anni, perché è tale ed evidente che molte di queste sono state sbagliate. E questo ha alimentato la confusione".

Si ringrazia Alessandro Birindelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.