Gianfelice Facchetti a La Gazzetta: "Ci vuole del coraggio a revocare il titolo"

Gianfelice Facchetti, attore, drammaturgo, regista e, soprattutto, figlio dell'ex presidente dell'Inter, Giacinto Facchetti, commenta sulle colonne de "La Gazzetta dello Sport" la notizia dell'archiviazione chiesta dal procuratore federale Stefano Palazzi per l'assegnazione dello scudetto 2006: "Se tolgono lo scudetto all’Inter? Beh, diciamo che per farlo ci vuole un bel coraggio...", spiega Facchetti jr, smentendo se stesso. Già, perchè lo stesso attore, intervistato tempo fa da "Le Iene", disse di restituire quello scudetto. "Lo dissi perché sarebbe stata una mossa eclatante - precisa Gianfelice Facchetti -. Ma non dissi che sarebbe stato giusto farlo. Quella mia affermazione venne strumentalizzata e fu semplicemente una provocazione per dire: ok, restituiamolo e poi vediamo per esempio chi ha il coraggio di prenderselo oppure chi ha il coraggio di giudicare, tipo una Figc che ha dormito per anni. Il problema principale è il tempo: 5 anni hanno creato inevitabilmente tutta una serie di processi paralleli che non aiutano chi lavora.
E allora tutto diventa possibile, e mi riferisco agli esposti, con la credibilità che diventa aleatoria. Di certo la differenza di operato delle singole persone coinvolte è evidente.... Se togliessero lo scudetto all’Inter? Mi vien da dire che sarebbe di cattivo gusto, ma mi limito ad affermare che ci vorrebbe un bel coraggio per fare una cosa così. Dovesse succedere, allora metterei sotto osservazione tutti gli organi federali e intanto chiederei di andare a riaprire tutte le vicende archiviate a partire dal periodo '94-98 affinché tutti - e non entro nei dettagli - rispondessero delle proprie responsabilità. Ripeto, ci sono differenze sostanziali nell’operato delle singole persone, ma se lo scudetto venisse tolto per dare un contentino ad altri, beh, mi girerebbero molto le scatole, perché se Giacinto Facchetti, da assente, deve rispondere, ecco che a maggior ragione gli altri, da presenti, dovrebbero dare spiegazioni circa le proprie azioni e decisioni".