TMW - Al momento non c'è l'ipotesi di uno scambio col Milan a gennaio, non c'entra il gol di ieri

Jonathan David è tornato al gol. Nella gelida notte norvegese, a pochi chilometri dal Circolo Polare Artico, il centravanti canadese ha firmato la rete decisiva del 2-3 sul campo del Bodø/Glimt, nella quinta giornata della Fase Campionato di Champions League. Subentrato al 75’, al posto di Openda, il classe 2000 ha ancora una volta iniziato dalla panchina: da quando Spalletti siede sulla panchina bianconera, è la quinta presenza da subentrante, dopo i minutaggi ridotti contro Cremonese, Sporting, Torino e Fiorentina. Ma questa volta l’impatto è stato concreto: tap-in vincente dopo la conclusione di Yildiz respinta da Haikin, e tre punti messi in cassaforte.

Il gol interrompe un digiuno che durava 93 giorni. Un dato che pesa, considerando il curriculum recente del canadese: negli ultimi tre anni al Lille aveva sempre superato quota 25 reti stagionali, mentre in bianconero il bilancio è fermo a sole due marcature in oltre 600 minuti. Numeri ben lontani dalle aspettative del club, dei tifosi e dello stesso attaccante.

Il suo arrivo a Torino era stato salutato come uno dei colpi principali dell’estate, nonostante l’operazione sia avvenuta a parametro zero. L’investimento economico però è stato significativo: contratto da sei milioni netti a stagione più bonus e 12,5 milioni di commissioni corrisposti al giocatore e al suo entourage. Elementi che confermano come la Juventus abbia puntato con convinzione su di lui e che, di conseguenza, rendono improbabile una sua partenza a breve.

Negli ultimi giorni si è parlato di un possibile scambio David-Gimenez con il Milan, ma al momento - come riportato da TMW - l’ipotesi appare poco praticabile, soprattutto per il peso dell’ingaggio del canadese. La società non ha dato segnali di apertura a un addio già a gennaio: il gol di ieri è un messaggio, ma il futuro si giocherà sul campo.