Masi, il gigante elegante che ha colpito la Juve

Dai campi dilettantistici e di Lega Pro ai grandi palcoscenici della Serie A e del calcio internazionale. Talvolta ci riescono. Abbiamo assistito a storie di questo tipo con Grosso, Giaccherini, Diamanti. Il prossimo può essere Alberto Masi, difensore centrale classe ’92, protagonista con 28 presenze (24 nella regular season e 4 nei play-off) nella promozione della Pro Vercelli in Serie B. Il suo percorso comincia con la Lavagnese, compagine ligure di Serie D, dove neanche diciottenne colleziona 20 presenze. I talent-scout della Sampdoria notano questa giovane promessa ed allora per lui si aprono le porte della Primavera. La scorsa estate, poi, metà del suo cartellino viene ceduta alla Pro Vercelli, una piazza adatta per farsi le ossa e continuare la scalata. Diventa uno dei punti fermi della squadra di Braghin che s’afferma come sorpresa del campionato e conquista le B.
Alberto Masi guida una delle difese meno battute del campionato (solo 20 gol subiti compresi i play-off, la meno perforata in assoluto nelle gare casalinghe con solo 4 gol subiti) ed il suo nome finisce sui taccuini degli osservatori dei club di Serie A. Lo segue soprattutto l’Atalanta abituata a pescare in Lega Pro (ha puntato anche Casiraghi, attaccante della Tritium, ndr). Ha le caratteristiche del difensore moderno, unisce fisicità ed eleganza, è alto 1.88 ed i palloni alti in area di rigore sono solo suoi. Qualcuno lo accosta a Nesta, paragone rischioso ma il talento sicuramente non manca. Negli ultimi giorni poi le sorprese che non t’aspetti, quelle che solo il mercato sa regalare. Prima la Pro Vercelli lo riscatta alle buste beffando la Sampdoria (che aveva scritto 317mila euro), poi la Juventus che all’improvviso ne acquista la metà lasciandolo, però, un’altra stagione alla Pro Vercelli. Toccherà a Masi adesso non fermarsi: da Vercelli a Torino il percorso è breve, ma emozionante.