Gazzetta - Kolo Muani, telefonate fino a tarda notte per chiudere. Ma i costi erano insostenibili

03.09.2025 16:00 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Gazzetta - Kolo Muani, telefonate fino a tarda notte per chiudere. Ma i costi erano insostenibili
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La lunga telenovela estiva della Juventus si è conclusa all’ultimo secondo, ma non con il finale atteso dai bianconeri. Alla fine è stato il Tottenham ad approfittarne, portando a Londra Randal Kolo Muani con la formula del prestito, la stessa sulla quale la Juve aveva ragionato per settimane senza però riuscire a trovare l’intesa con il Paris Saint-Germain.

Il club francese, infatti, non ha mai abbassato le proprie richieste, chiedendo cifre superiori a quelle che la dirigenza bianconera era disposta a mettere sul tavolo. Il continuo gioco al rialzo da parte del PSG e le difficoltà nelle cessioni juventine hanno rallentato ogni discorso, trasformando un affare che sembrava a portata di mano in un’operazione complicata e infine irrealizzabile. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la Juventus aveva comunque iniziato a riflettere sui costi già da qualche giorno. Per il prestito con obbligo di riscatto, i parigini chiedevano circa 60 milioni di euro, ai quali si sarebbero aggiunti gli 8 milioni di stipendio annui per il giocatore. Una cifra giudicata difficile da sostenere, soprattutto considerando che in rosa c’è già Vlahovic, che percepisce 12 milioni a stagione.

A quel punto la Juventus ha virato su altre soluzioni, più giovani ed economicamente sostenibili: Loïs Openda e Edon Zhegrova, arrivati in concomitanza con l’uscita di Nico Gonzalez. Due innesti che, insieme, costano quanto l’operazione Kolo Muani e che garantiscono anche un risparmio importante sul monte ingaggi.