Corsport - Vlahovic, il nove sono io

Su Corsport si parla di Vlahovic. Dire che Vlahovic non abbia apprezzato il modo in cui è stato gestito da allenatori e società è un eufemismo. Le prime trattative per il rinnovo erano co- minciate con l’ex dt Giuntoli, il quale gli aveva proposto un prolungamento fino al 2028 a cifre ridotte, tra i 7 e gli 8 milioni. Nel frattempo, Thiago Motta lo ha spremuto quando non aveva alternative (Milik non è mai stato disponibile) chiedendogli di stringere i denti anche da infortunato e poi lo ha abbandonato dal momento in cui è arrivato Kolo Muani. Tudor ha provato a rilanciarlo, ma i gol non arrivavano e anche lui alla fine si è affidato a Randal, ritrovato giusto in tempo per lo sprint Champions. Il serbo si è sentito usato e poi trattato come un peso da gestire, sia economico sia tecnico.

«Se resto? Non è una domanda per me», era stata la sua frecciatina. Fino alla comunicazione spedita a Comolli: l’idea di restare a scadenza. La Juve ha tentennato, poi si è convinta comunque ad affondare il colpo David per non restare ostaggio di una volontà individuale. Ora il calciatore rischia di diventare un separato in casa.