Corsport - Signora plusvalenza, raccolti 160 milioni. Ma la creatività ha un limite

L’edizione odierna del Corriere dello Sport si concentra sull’abilità della Juventus in tema plusvalenze. Il ds bianconero Fabio Paratici è riuscito a portare a casa 160 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno (ne servivano 150), ma il quotidiano sottolinea come spesso il valore reale dei singoli calciatori non sia rispecchiato da quello assunto poi a bilancio. Se tra le plusvalenze ‘vere’, ci sono le cessioni di Kean all’Everton (27 milioni di plusvalenza), Emre Can al Borussia Dortmund (14,7 milioni) e Mavididi al Montpellier (4 milioni), ve ne sono alcune che appaiono esagerate. Ad esempio molti hanno giudicato eccessiva la valutazione di Danilo (37 milioni) all’interno dell’operazione che ha portato Cancelo al Manchester City, fruttando 30,5 milioni di plusvalenza. Lo scambio Arthur-Pjanic ha invece generato 41,8 milioni di plusvalenza. Sempre sull'asse Juve-City, altro scambio esagerato per due talentini: Correia in bianconero, Moreno in Inghilterra, 10 milioni a testa e plusvalenza di 7,6 per la Juve. Pagato 4 milioni Vrioni della Sampdoria a gennaio, mentre la Juve in cambio ha dato il trio Gerbi-Francofonte-Stoppa ricavandone una plusvalenza da 1,7 milioni circa. Vi sono poi le cessioni di alcune meteore come Mancuso all’Empoli, Han all’Al-Duhail, Mota Carvalho al Monza, Muratore all’Atalanta e Sene al Basilea.
Il quotidiano si concentra poi sulle plusvalenze cosiddette ‘comprate’, ovvero scambi tra i giocatori di seconda o terza fascia che hanno visto la Juve fornire un conguaglio. “Acquistato Minelli dal Parma per 550.000 euro più Lanini (2,2 milioni di plusvalenza), con il Pescara l'operazione ha visto arrivare Brunori per 550.000 euro più Masciangelo (1,5 di plusvalenza), operazioni del tutto simili a quella con il Pisa che ha portato alla Juve il portiere Gori in cambio di Loria e conguaglio. Senza dimenticare la prima operazione con il Barça: Matheus Pereira in prestito con obbligo di riscatto per 8 milioni (6,5 circa di plusvalenza), alla Juve Marques per 8,2 milioni nonostante il contratto in scadenza dell'attaccante che fin qui non si è quasi mai visto in Under 23”, si legge. Il quotidiano in chiusura si chiede se ci sarà mai un punto di rottura per questa finanza calcistica creativa.