Walter Sabatini su Spalletti : “La Juventus è la cura perfetta per guarire la ferita della Nazionale”

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di Redazione TuttoJuve

Walter Sabatini su Spalletti a Gazzetta : “La Juventus è la cura perfetta per guarire la ferita della Nazionale”

«Spalletti è il genio ideale per risollevare la Juventus», afferma Sabatini. «Alla Roma mi bastò una settimana per capire che aveva la squadra in pugno. Alla Juve può fare lo stesso. La Nazionale è una ferita aperta per Spalletti. Ha vissuto ogni giorno a Coverciano con spirito patriottico e ora soffre fisicamente per quell’esperienza. La Juventus può essere la sua morfina: la cura perfetta per tornare a sentirsi vivo nel calcio".

Spalletti alla Juventus: l’uomo giusto nel momento giusto

Secondo Sabatini, il post-Tudor richiede un profilo capace di dare identità e leadership a una squadra in difficoltà. «La Juventus oggi non ha solo bisogno di un bravo allenatore, ma di qualcuno che dia una scossa. Luciano è perfetto per questo. I bianconeri mancano di trascinatori, e quando non c’è leadership in campo serve un gioco evoluto per colmare le lacune. Spalletti sa farlo come pochi».

Spalletti, un tecnico moderno anche per gli algoritmi

Sabatini sottolinea come Spalletti sia un allenatore avanti rispetto ai tempi, capace di unire tattica, estetica e risultati. «Ha vinto lo scudetto col Napoli proponendo un calcio futuristico. Non servono algoritmi per capirlo, ma sono certo che anche i numeri lo confermino. Oggi bisogna accettare l’intelligenza artificiale nel calcio: chi non si innova, resta indietro».

Vlahovic, David, Yildiz e gli altri: come cambieranno con Spalletti

Per Sabatini, gli attaccanti bianconeri ritroveranno il gol con Spalletti in panchina: «Il suo calcio è generoso e vantaggioso per le punte. Icardi e Osimhen hanno fatto valanghe di gol con lui. Vlahovic e David torneranno a segnare, e Yildiz diventerà incontenibile: per lui Spalletti sarà ciò che fu per Kvaratskhelia al Napoli».Yildiz vale moltissimo, ma anche Conceição mi piace molto. Amo i giocatori che sanno saltare l’uomo e cambiare ritmo alla partita», spiega Sabatini, che non nasconde la sua ammirazione per i giovani bianconeri.

Tudor, un addio senza rancore

Sabatini difende l’operato dell’allenatore croato, esonerato dopo otto partite senza vittorie:«Tudor ha trasmesso senso di appartenenza e DNA Juve, ma la squadra non è decollata. È capitato, non lo giudico negativamente».