Torchia: "Juve-Milan? Un pareggio ci può stare. Non esiste il paragone Tudor-Motta"

Torchia: "Juve-Milan? Un pareggio ci può stare. Non esiste il paragone Tudor-Motta"TuttoJuve.com
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di Alessandra Stefanelli

Consueto appuntamento con Rassegna Stramba su Radio Bianconera per Davide Torchia, agente di Daniele Rugani, che ha analizzato il momento della Juventus dopo lo 0-0 con il Milan.

Su Juve-Milan: "C’è stato qualche fischio alla fine che non capisco. Abbiamo affrontato una squadra che sulla base di valori può essere allo stesso livello dei bianconeri. In questo momento è in forma, poteva vincere la partita come perderla. Bastava qualche episodio per cambiare l’indirizzo della gara. Si poteva quindi ottenere il successo o cadere. Non sono deluso: ero molto più irritato per non aver vinto a Verona", ha spiegato Torchia.
"Con il Milan quindi ci sta il pareggio. Gli scontri diretti sono importanti: è stata battuta l’Inter, ma abbiamo gli stessi punti. Significa che si sono persi punti contro altre squadre".

Sul rapporto Tudor-tifosi: "Igor innanzitutto deve tenere un gruppo, esporre le sue idee che non sono mai quelle del tifoso. Lui deve cercare di avere una visione totale, analizzare le cose. Quando vedi la partita allo stadio certe cose rimangono più impresse rispetto a quando la segui in tv. Tante situazioni si vedono, altre meno. Se Gatti segna, la Juve vince. Così come il Milan poteva fare sua la gara se andavano bene alcuni episodi".

Sul paragone Tudor-Motta: "Capisco che quando c’è la sosta si fanno classifiche, percentuali, statistiche. Si fa per discutere. Ma non esiste il paragone. Ognuno ha la sua squadra, il suo modo di allenare. Il calcio è fatto di momenti: se Tudor vince quattro gare è bravo, se le perde è scarso. Non è il caso di fare paragoni. Il calcio è bello perché ogni tre giorni le situazioni cambiano".

Sul calendario: "È importante se affronti le rivali dirette. Il trend è quello del momento, quindi un bilancio lo fai a novembre/dicembre. Aver già affrontato Inter, Atalanta e Milan non è poco: la percentuale di difficoltà è maggiore rispetto ad altre".