Tancredi Palmeri: "Leao ha sulla coscienza la non vittoria contro la Juventus, ma trovo stucchevole la sua crocifissione. I precedenti negativi di Allegri..."

Tancredi Palmeri: "Leao ha sulla coscienza la non vittoria contro la Juventus, ma trovo stucchevole la sua crocifissione. I precedenti negativi di Allegri..."TuttoJuve.com
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di Redazione TuttoJuve

Il giornalista di Sportitalia, Tancredi Palmeri, ha parlato del caso Leao nel suo editoriale per Sportitalia.com. Le sue parole: "Rafa Leao continua a fare discutere nonostante il momento largamente positivo di questo avvio di stagione. Il portoghese sarà un problema o l’arma in più di Allegri?

Personalmente trovo quasi stucchevole la crocifissione di Leao alla sesta giornata. E’ vero che ha sulla coscienza la non vittoria contro la Juventus, ma penso sempre che sia peggiore l’attaccante che non ha occasioni piuttosto che quello che le sbaglia. E poi Leao sta tornando dall’infortunio, anche quello va messo in conto.


Per non parlare del fatto che… è Leao: con il dovuto rispetto, la sua dimensione di croce e delizia è sempre stata questa. Irritante quando è atteso, poi ti porta a casa 6 punti e poi ricomincia il giro, e insomma a 26 anni è probabilmente questo e nemmeno ci si può troppo lambiccarsi su quello che non è.

Sicuramente ha fallito due match point, ma l’impazienza con cui Allegri e i milanisti ne hanno fatto il capro espiatorio non fa che denunciare l’attesa spasmodica che è montata a Milanello perché adesso si crede fortemente nell’annata della seconda stella.

I milanisti sono totalmente immersi nella missione scudetto anche se vige il silenzio in merito, e dunque si aziona il nervosismo automatico non appena qualcosa venga interpretato come un possibile ostacolo verso il tricolore, che sia un errore arbitrale o un errore tecnico o una critica a mezzo stampa.

Fin qui tutto bene, fa parte dell’ordine delle cose tanto più quando c’è un popolo in totale devozione alla causa dello scudetto.
Quello che invece salta fuori su Leao attraverso i dietro le quinte è che non soffra minimamente i modi di Massimiliano Allegri.

Ovviamente non c’è nessuno pronto a stare dalla parte di Leao dopo un anno e mezzo di solito saliscendi, ma qua la questione non è di chi abbia ragione o torto ma di come gli attori coinvolti sentano la propria verità. Se Allegri ha scelto la terapia d’urto, e se avrà ragione lo dirà il tempo: ha deciso di non fargli passare nulla perfino esponendolo pubblicamente (quantomeno nello spogliatoio) alle sue mancanze; dal suo canto Leao ritiene di non meritare questo trattamento, e ancora non si capacita di certi atteggiamenti.

Ribadisco: chi è coinvolto ha il proprio punto di vista e il proprio sentire. Non va dimenticato tuttavia che è stato Pioli con il suo atteggiamento paterno ad essere riuscito a estrarre il meglio di Leao, anche se ovviamente si può controbattere che nella stessa maniera il portoghese è poi andato alla deriva. E altresì vero che il bastone prima fermo con Fonseca e poi perfino nodoso con Conceiçao non hanno ottenuto di meglio.

E si può quindi dire: beh Leao, ma saranno loro il problema o tu? Ma non è un processo con una sentenza. Sta di fatto che il portoghese è intimamente in una fase di stallo perché si sente trattato ingiustamente, non soffre i modi di Allegri, o perlomeno non li capisce, e non riesce a reagire.

Adesso Allegri viene trattato come un santone guaritore di ogni ferita, ma ci si dimentica presto di come sbagliò nella gestione di Dybala, Tevez, Vlahovic etc. Altresì vero, che non si può negare come non si vincano 6 scudetti per caso, e che sicuramente è un conoscitore della mente degli uomini.

Vedremo se la sua strategia sarà del bastone e della carota, vedremo se Leao troverà forza d’animo, vedremo magari anche a breve perché queste situazioni che vogliamo scientifiche poi possono risolversi nella maniera più casuale possibile e basta un gol e si finisce con un tutti vissero felici e contenti. Ma sta di fatto che nel Milan incamminato con fede assoluta verso il ventesimo scudetto è sorto un imprevisto inatteso (anche tattico, visto che il 3-5-2 funziona e Allegri non ci rinuncia proprio al sacrificio di Saelemaekers per fare spazio a Leao) laddove Leao doveva invece essere la soluzione che nessun altro aveva".