Rabiot si racconta: "Al Milan sto bene, possiamo puntare più in alto. Allegri ha cambiato tutto"
Adrien Rabiot si è raccontato in una lunga intervista a Sky Sport, tracciando un bilancio dei suoi primi mesi al Milan e offrendo uno sguardo profondo su squadra, obiettivi e crescita personale.
Il centrocampista francese ha subito chiarito il suo impatto con l’ambiente rossonero: “Mi sono trovato bene fin da subito. Abbiamo fatto un buon percorso in campionato, anche se secondo me avremmo potuto raccogliere qualche punto in più. Oggi vedo una squadra che lavora bene e che ha seguito immediatamente le richieste del mister”.
Rabiot individua soprattutto un problema mentale nei punti persi contro le squadre meno blasonate: “A volte sbagliamo l’approccio, ci rilassiamo troppo. È qui che i giocatori più esperti devono aiutare i più giovani, far capire cosa significa giocare in un club come il Milan, dove ti viene chiesto sempre il massimo”.
Tra i compagni che lo hanno colpito di più, Rabiot non ha dubbi: “Loftus-Cheek ha un potenziale incredibile, è un giocatore fortissimo e può fare ancora molto di più”. Parole importanti anche per Leão, elogiato per i segnali di crescita soprattutto a livello di atteggiamento: “Tutto parte da lì, deve mantenere questa mentalità”.
Centrale nel discorso è Massimiliano Allegri, indicato come il vero fattore di cambiamento rispetto alla scorsa stagione: “Non è cambiata la squadra, è cambiato l’allenatore. Allegri incide tantissimo sulla testa dei giocatori, capisce che il calcio non è solo gambe. Con lui ho un rapporto speciale, mi capisce anche senza parlare”.
Sugli obiettivi, Rabiot non si nasconde: “Il club punta ai primi quattro posti, ma personalmente voglio qualcosa di più. Se puoi arrivare a dieci, non puoi accontentarti di sei. Lo scudetto non è impossibile, dobbiamo avere questa mentalità”.
Emozionante anche il passaggio su San Siro e sulla grandezza del club: “Solo oggi capisco davvero cosa rappresenta il Milan nel mondo”. E su Maignan, amico e leader: “È uno dei portieri più forti al mondo, spero rimanga. È una persona vera ed è amato da tutti”.
In chiusura, una promessa che profuma di sogno: “Se vinciamo lo scudetto potrei farmi il mio primo tatuaggio. Per una vittoria così… ci penserei davvero”.
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