Penta a RBN: “Sentenza della CEDU sui ricorsi di Moggi, Giraudo e Agnelli arriverà tra dicembre e gennaio”

Nicola Penta, intervenuto nel corso della trasmissione "Ieri & Oggil su Radio Bianconera, ha parlato della fine del processo legato all'inchiesta Prisma che ha visto gli ex dirigenti della Juventus chiedere e ottenere il patteggiamento: "La lungaggine di un procedimento danneggia tutti, ma se il soggetto è anonimo viene danneggiato relativamente, mentre uno come Andrea Agnelli, che viene a trovarsi tutti i giorni sui giornali e in tv, subisce danni collaterali maggiori dall'essere ancora sotto giudizio, con il rischio di danneggiare anche chi gli sta accanto. Per molti il patteggiamento è un'ammissione di colpevolezza ma non è così, Agnelli ha così deciso di accettare una pena, che ricordiamo è sospesa, pur di concludere immediatamente questo percorso giudiziario nel quale avrebbe potuto continuare a lottare per arrivare alla conclusione magari dopo altri dieci anni di rinvii, udienze, testimonianze ecc. Personalmente sono d'accordo con la sua decisione".
Penta si è poi soffermato sulla pozione di Maurizio Arrivabene per cui si è verificato il "non luogo a procedere": "Alla fine la Juventus nonostante i punti tolti ha raggiunto il proprio obiettivo, ma se i due punti tolti per la posizione di Arrivabene fossero costati qualcosa in termine di risultati, dove sarebbe la giustizia? Io credo che nei programmi di Gravina ci sia la riforma della giustizia sportiva e spero che tutti i presidenti lo appoggino perchè così non si può andare avanti”.
Infine, Penta si è espresso sul ricordo fatto da Andrea Agnelli alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo: "Molto probabilmente la sentenza della CEDU per il ricorso di Agnelli, ma anche per quelli di Giraudo e Moggi, arriverà tra dicembre e gennaio, siamo molto vicini ad una conclusione che potenzialmente potrebbe cappottare la giustizia sportiva italiana. Ci tengo a sottolineare quanto sia importante già di per sé il fatto che questi ricorsi siano stati accettati quando nel 90% dei casi i ricorsi presentati alla CEDU vengono rigettati. L'accettazione ci porta ad essere ottimisti sulla possibilità di avere una sentenza positiva”.