Palazzi: "Lavorare all'inchiesta su Calciopoli fu un dolore enorme per me"

Stefano Palazzi, attuale Giudice Sportivo di Serie C, ma con passato da protagonista nell'ambito dell'inchiesta di Calciopoli, ha parlato sul palco del Premio Maestrelli. Le sue parole riportate fa Tuttomercatoweb:
“Sono felice di questo riconoscimento. Vorrei ringraziare la giuria per due motivi: per la persona alla quale è intitolato, che non ho mai avuto il piacere di conoscere, pur avendo incontrato la moglie Monia; per i valori dello sport come rispetto delle regole. È un torneo giovanile e questo deve essere l’insegnamento di vita da conferire. Non tutti faranno i calciatori da grandi, ma tutti saranno cittadini da adulti. Per tutti i quali collaborarono a lavorare attorno l’inchiesta di Calciopoli il dolore fu enorme. È stato importantissimo, per restare con la schiena dritta, il sostegno della Federazione. Condivido con tutti coloro i quali hanno creduto in me, da Abete, a Tavecchio, a Gravina, questo premio. Sapete perché? Perché il mio lavoro è stato sempre svolto in autonomia soprattutto per merito loro. La Nazionale, in un momento così drammatico del nostro sport, riuscì poi a compattarsi e a darci la grande soddisfazione di Germania 2006.
Noi promuovemmo la struttura disciplinare ma fu la rapidità della giustizia sportiva a consentire alle squadre italiane di iscriversi alle coppe europee dell’anno successivo. Il Milan ne beneficiò, dato che quell’anno in questo modo - vale a dire partecipando - riuscì a vincere la Champions League”.