Moreno: "Morata è una bomba"

Moreno Donadoni, giovane rapper di fede juventina, ha parlato ai microfoni di Sportal.it: "Da piccolo mio papà mi faceva vedere le videocassette del Napoli di Maradona. Sono preparatissimo, da Careca ad Alemao, da Carnevale a Fonseca... Un giorno però gli chiesi quale squadra gli desse fastidio, mi rispose 'Juventus' e da allora sono un tifoso bianconero. A casa comunque abbiamo l'abbonamento al Napoli, c'è rispetto".
"Quest'anno tutte le squadre a cui in qualche modo sono legato stanno andando bene: la Juventus, il Napoli, nonostante abbia perso qualche punto con le piccole, ma anche il Genoa e la Sampdoria, le formazioni della mia città".
L'idolo in assoluto di Moreno resta Del Piero ma nella Juventus attuale ci sono diversi giocatori che lo esaltano: "Vidal e Pogba si sono ritagliati un ruolo importante ma come attaccante non posso che dire Morata. Mi assomiglia come nome, come colore di capelli... Anche se poi il mio manager dice che con la nazionale cantanti gioco come Tevez". Parafrasando la sua hit più famosa, 'Che confusione', si può dire che Morata è 'quasi come dopo una bomba': "E' vero (ride, ndr), anzi è di certo una bomba, dopo quell'ultimo gol di sinistro all'Empoli. Dispiace che uno tra lui e Llorente debba andare in panchina, soprattutto lui...".
L'inno della Juventus non è certo rap ma il quasi venticinquenne genovese, cresciuto a pane e contest di freestyle, è pronto ad inventarsi qualcosa: "Perchè no? Ormai il rap è stato sdoganato, ci sono tanti colleghi che hanno scritto canzoni per le squadre. Se me lo chiedessero ci penserei, anche per la mia fede".
Il suo nome ormai è noto ma fino a qualche anno fa la situazione era diversa: "L'arbitro Moreno mi ha rovinato la vita e anche quello di quest'estate non ha aiutato... Si tratta però in entrambi i casi di un cognome, molto diffuso. Preferisco ricordare Moreno Torricelli o Moreno Mannini... Quanto al mio cognome, Donadoni, un tempo me lo facevano notare, ora invece sono gli altri che si chiamano Moreno a sentirsi dire 'ah, come il cantante?'. Nel 1990, dopo il rigore sbagliato contro l'Argentina proprio da Donadoni, qualcuno chiamò a casa e mio papà fece notare che non potevo essere io, visto che avevo appena un anno...".
La sua carriera prosegue a gonfie vele, con il secondo album in studio dal titolo 'Incredibile' che è uscito ad aprile e vanta collaborazioni con artisti del calibro di Fiorella Mannoia e Alex Britti. A Milano, con una esibizione dal vivo in Piazza del Duomo, è stata presentata anche una collaborazione con la Ubisoft per celebrare il videogioco 'Just Dance 2015'.
"Sono molto contento - ha concluso in merito Moreno -. L'anno scorso a Capodanno a Ginevra avevo fatto un torneo con tanti amici, quindi sono molto preparato, sulle canzoni con cui ci si può mettere alla prova, le modalità, la possibilità di giocare in quattro... L'aspetto più bello è che non devi essere un ballerino provetto per vincere, anzi, è meglio lasciarsi andare, non pensare alla coreografia, ma divertirsi, che è poi la cosa più importante. 'Just Dance 2015' è un ottimo modo per passare del tempo insieme".