Mondiale 2026, Trump: "Infantino pronto a cambiare le location per motivi di sicurezza"

Le tensioni interne negli Stati Uniti potrebbero presto avere un impatto anche sul mondo dello sport. Come riportato dal The Times, il presidente Donald Trump avrebbe ipotizzato la possibilità di rivedere la programmazione dei Mondiali 2026, in programma tra Stati Uniti, Canada e Messico, arrivando nei casi più estremi a valutare la rinuncia alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.
Durante un incontro con la stampa, Trump ha spiegato che il presidente della FIFA, Gianni Infantino, si sarebbe detto disponibile a spostare alcune partite del torneo qualora il governo americano dovesse ritenere “insicure” alcune delle città designate a ospitare il Mondiale. Tra queste, il presidente ha citato in particolare Boston, dove sono previste sette gare al Gillette Stadium di Foxborough, a circa 50 chilometri dal centro cittadino. Trump ha inoltre ricordato come la Guardia Nazionale sia già stata impiegata in diverse città – tra cui Washington, Memphis e Portland – a testimonianza di un clima di crescente tensione interna.
La FIFA ha risposto con una nota ufficiale in cui ha ribadito che le questioni di sicurezza restano di competenza dei governi locali: “La sicurezza è la massima priorità in tutti gli eventi FIFA nel mondo. È responsabilità dei governi decidere cosa sia nel miglior interesse della sicurezza pubblica. Ci aspettiamo che tutte e 16 le città ospitanti siano pronte a soddisfare i requisiti necessari.”
Nonostante le dichiarazioni, i rapporti tra Trump e Infantino sembrano restare solidi. Il presidente della FIFA ha infatti partecipato, su invito diretto del capo della Casa Bianca, al summit per la pace a Gaza svoltosi a Sharm el-Sheikh. Tuttavia, in passato la partecipazione di Infantino a un summit in Arabia Saudita aveva generato tensioni con la UEFA, poiché lo aveva costretto ad arrivare in ritardo di due giorni al congresso FIFA in Paraguay.
Sulla vicenda è intervenuta anche la sindaca di Boston, Michelle Wu, che ha voluto rassicurare cittadini e tifosi: “Gran parte degli accordi sono vincolati da contratti già firmati, e nessuna singola persona, neppure il presidente degli Stati Uniti, può annullarli.”
Il suo ufficio ha poi diffuso un comunicato ufficiale in cui si ribadisce l’impegno della città: “Boston è onorata ed entusiasta di ospitare le partite della Coppa del Mondo e non vede l’ora di accogliere tifosi da tutto il mondo nella nostra splendida città, culla della libertà e città dei campioni.”
Nel frattempo, secondo fonti americane, Trump avrebbe avuto un acceso confronto con il governatore della California, Gavin Newsom, arrivando a ipotizzare persino lo spostamento delle Olimpiadi del 2028 da Los Angeles. Una decisione che, come lui stesso ha riconosciuto, richiederebbe l’approvazione del CIO e della sua presidente Kirsty Coventry, ma che rappresenterebbe un evento senza precedenti nella storia olimpica.
Direttore: Claudio Zuliani
Responsabile testata: Francesco Cherchi
Editore: TMW NETWORK s.r.l. - P.I. 02210300519
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26208

Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a Juventus F.C. S.p.A.