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TJ - PARATICI A SKY: "Dybala sta bene. Rinnovo? Stiamo parlando proficuamente. Il mio futuro? Ne parleremo, non c'è ansia nè problematica. Morata è sempre stato il Piano A"

25.10.2020 20:24 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - PARATICI A SKY: "Dybala sta bene. Rinnovo? Stiamo parlando proficuamente. Il mio futuro? Ne parleremo, non c'è ansia nè problematica. Morata è sempre stato il Piano A"

Fabio Paratici è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Tuttojuve.com riprende le sue parole:

Dybala fa il suo esordio da titolare. Come l'ha trovato anche dal punto di vista psicologico?
"Paulo intanto sta meglio fisicamente, sta ritrovando condizione, non dimenticamo come ha già detto il mister e come ho già detto io martedì in pre partita Champions, è stato fuori due mesi per un infortunio muscolare, poi è rientrato, ha fatto qualche allenamento, è andato in Nazionale, dove ha avuto un problema gastrointestinale, quindi è stato fermo dieci giorni. E' tornato solo giovedì sera e sta riprendendo condizione; sta meglio, ha già giocato uno spezzone martedì e quindi oggi giustamente trova lo spazio da titolare".

Procede anche fuori dal campo la trattativa per il rinnovo di contratto? Ci sono delle novità? C'è una volontà chiara da parte della Juve?
"Sì, c'è una volontà chiara da parte della Juve, da parte anche del giocatore, stiamo parlando anche proficuamente. Logicamente questo è un momento molto particolare per tutti, tra l'altro negli ultimi 20 giorni siamo stati 15 giorni  chiusi in isolamento fiduciario in hotel, quindi non potevamo incontrare nessuno, però stiamo parlando sempre e continueremo a parlare per cercare di arrivare a una felice soluzione per tutti".

Il tuo invece? Sta andando proficuamente anche un discorso futuro tuo? O non c'è questa ansia?
"Sì, ma questo non mi sembra nè il luogo, nè il momento più adatto per parlarne. Come ho già detto, sono fortunato ad avere un buon rapporto con il presidente, schietto, diretto e c'è grande fiducia da parte sua, e grande felicità da parte mia nell'essere alla Juventus. Questa credo sia la base più importante per poi arrivare a parlarne. Ne parleremo, ma non c'è nessuna  fretta perchè appunto c'è questo tipo di relazione che porta a questo tipo di situazioni in divenire, senza nessun ansia, nessuna problematica".

A quelli che dicevano che Morata era una piano B, la Juventus cosa risponde?
"Sai, è sempre difficile rispondere quando le cose che tu dici alla fine sonoc redute poco. Morata è sempre stata una soluzione A per noi, iniziale, non c'era l'apertura da parte dell'Atletico Madrid per un certo tipo di trasferimento, quindi ci siamo mossi su altri calciatori. Quando si è verificata l'opportunità, siamo tornati al Piano A e siamo stati fortunati e bravi a continuare a seguirlo. e siamo riusciti ad arrivare a dama".

Cronologicamente la prima opzione è stata Morata?
"Sì, noi abbiamo seguito ... nel mercato bisogna essere sempre molto elastici, perchè la prima idea magari non è quella che riesci a portare a termine, però Alvaro lo conoscevamo bene,  sia come ragazzo che come calciatore, come caratteristiche, quindi era il primo tentativo che abbiamo fatto. Al prestito l'Atletico non apriva, e abbiamo perseguito altre strade. Quando si è ripresentata l'occasione lo abbiamo preso".

In realtà blocchi anche 10 giocatori contemporaneamente...
"Questo non lo faccio solo io, ci tengo a sottolinearlo (ride, ndr)".

Si sta rivalutando la figura di Ramsey. 
"I giocatori sono persone normali come noi, Ramsey ha avuto difficoltà all'inizio nella scorsa stagione per motivi oggettivi, che erano 4-5 mesi di inattività dovuti a un infortunio quando è arrivato qua. Quindi un nuovo campionato, un nuovo tipo di preparazione, un nuovo tipo di gioco, ha avuto un momento di adattamento come lo ha avuto Rabiot. Adesso logicamente è un anno che è qua, è più abituato a tutto, dalla lingua, allo stile di allenamento, , al gioco italiano, tutto normale. Tra i più grandi campioni che sono passati nel nostro campionato, molti hanno avuto difficoltà nei primi mesi. E' tutto normale per noi. Poi c'è poca pazienza nell'aspettare i giocatori, invece in noi ci deve essere molta coerenza, perchè se scegliamo un giocatore è perchè lo seguiamo non per mesi, ma alcune volte per anni. Se arriviamo ad un certo tipo di decisione, è perchè sappiamo com'è il calciatore, che carattere ha, che caratteristiche ha, e poi dobbiamo supportarlo  se ha qualche momento di difficoltà".