La convinzione di Condò: "Il calcio africano ha colmato il gap di gioco con la borghesia europea"
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Molte partite in totale equilibrio, anche quando in realtà non ce lo aspetteremmo. La fotografia di questi primi sei giorni di Qatar2022 ha esplicitato vivacità, dinamismo e alcuni risultati sorprendenti, ricordando il capitombolo dell'Argentina con l'Arabia Saudita e l'impresa del Giappone con la Germania. Eccezion fatta per l'Inghilterra, che ne ha rifilati 6 all'Iran, e per la Spagna (sette reti alla Costa Rica), sono stati pochi i confronti squilibrati. Perfino la Francia era inizialmente passata in svantaggio contro l'Australia, il Portogallo ha vinto a fatica col Ghana e l'Olanda ha conquistato i tre punti imponendosi sul Senegal sul viale del tramonto.
Prova a fornire una chiave di lettura a questi risultati il giornalista Paolo Condò, sulle frequenze de La Repubblica: "Il calcio africano ha colmato il gap di gioco con la borghesia europea: Marocco e Tunisia hanno fatto match pari con Croazia e Danimarca, mentre Camerun e Senegal hanno sì ceduto a Svizzera e Olanda, ma dopo aver mancato le loro occasioni. Ed è proprio questo il punto: per vedere gol africani è stato necessario attendere il Ghana, due volte a segno nella gara gestita malissimo".