KULUSEVSKI: "Essere alla Juventus è un sogno. Farò di tutto per vincere"

Dajan Kulusevski ha parlato in una lunga intervista sul profilo Instagram CalcioShop: "Quando hai iniziato a giocare a calcio? Ho iniziato come tutti i bambini ed ero molto piccolo quando ho provato. Mia sorella più grande giocava, e io volevo giocare con lei. Ho iniziato insieme a lei e mi è piaciuto. Dovrei ringraziarla almeno un po’. Lei amava Ronaldinho. Vedevo dappertutto le foto del brasiliano. Il primo giocatore però che mi è piaciuto tanto è stato Hazard. Resta il mio preferito. Il trasferimento in Italia? È stato bellissimo arrivare in Italia, ho trovato amici fantastici, ho imparato tantissimo vivendo da solo. Cosa ti piace? Tutto. Il calcio è come una religione e per me è importante. Ho conosciuto un’altra cultura. Amo il cibo, amo quasi tutto. Mi sono trovato molto bene, quando ho imparato la lingua poi… e sono ancora qui. Gli allenatori? Ho avuto tanti allenatori fin da quando ero piccolo che mi hanno aiutato tantissimo. Brambilla all’Atalanta è stato molto bravo e ho imparato tanto da lui. Ho avuto D’Aversa l’anno scorso e mi è piaciuto tantissimo come persona e mi stimolava. Da lui ho imparato tanto. Posso dire più persone. È il dovere del calciatore migliorare, i mister non possono aiutarti. Ma se li ascolti bene, puoi imparare da tutti.

Io voglio sempre vincere, gioco sempre per vincere. Farò tutto per vincere. Non metto mai l’ego davanti alla squadra, se c’è da difendere più che attaccare lo faccio volentieri. Devo ancora migliorare in tutto. Come per qualsiasi calciatore, non sei mai al top. È più facile giocare con due piedi. Fisicamente posso migliorare tanto. Sto trovando l’allenamento giusto per essere più veloce e forte. È bellissimo arrivare alla Juventus, a questi livelli a 20 anni, è la cosa più bella che c’è. È un sogno. Ogni sera prima di dormire sono grato per l’opportunità, farò di tutto per stare qui per tanti anni. È bellissimo. Siamo un gruppo molto vicino, parliamo tutti insieme. Ho parlato per primo con Weston McKennie, abbiamo legato di più. Ma sto con tutti e imparo sempre cose nuove con tutti. Mi piace stare vicino a Buffon, ha giocato più calcio di quanto lo abbia fatto io. È divertente sentire del calcio di 20 anni fa. Numero di maglia? Il 44 l'ho scelto perché volevo avere un numero che sarà mio. Io voglio fare del 44 il mio numero. Indossarlo per sempre. Mi piace tanto”.