Juventus, la rivoluzione di Spalletti: da Koopmeiners arretrato ai “ripescati” McKennie e Kostic

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di Redazione TuttoJuve

Juventus, la rivoluzione di Spalletti: da Koopmeiners arretrato ai “ripescati” McKennie e Kostic

Come riporta Gazzetta,  soli cinque giorni Luciano Spalletti ha trasformato il volto della Juventus.
Contro lo Sporting Lisbona non sono arrivati i tre punti, ma il nuovo tecnico bianconero ha già acceso la scintilla di un calcio diverso, più intenso, veloce e creativo. L’Allianz Stadium ha rivisto una Juventus capace di emozionare, cosa che non accadeva da tempo.

La nuova Juventus di Spalletti: difesa reinventata e idee chiare

Le prime mosse del nuovo allenatore bianconero sono arrivate dal reparto più delicato: la difesa.
Con Bremer, Cabal e Kelly indisponibili, Spalletti ha dovuto reinventare la linea arretrata, introducendo due cambi chiave.

Il primo è stato Pierre Kalulu, riportato nel trio difensivo dopo settimane da esterno di centrocampo. In una posizione più naturale, il francese ha brillato sia in fase difensiva sia in impostazione, mostrando qualità nei cross e nelle uscite palla al piede.

La seconda scelta, più sorprendente, riguarda Teun Koopmeiners. L’olandese, spesso in difficoltà da centrocampista puro, è stato arretrato a “braccetto” sinistro. Una mossa vincente: Koopmeiners ha mostrato sicurezza, senso della posizione e capacità di impostare da dietro, avviando l’azione del gol del pareggio.

McKennie e Kostic, i “ripescati” di Spalletti

Luciano Spalletti non ha paura di rilanciare chi sembrava ai margini del progetto.
Weston McKennie è diventato una pedina fondamentale per la sua duttilità: il tecnico lo utilizza sia da esterno che da mezzala, sfruttando la sua capacità di leggere gli spazi e la sua corsa instancabile. Non il giocatore più tecnico, ma uno dei più utili per equilibrio e mentalità.Altro “ripescato” eccellente è Filip Kostic, titolare fin dal primo match con Spalletti e autore del primo gol della nuova era bianconera.