Juventus, dopo Tudor: la successione verso Spalletti

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di Redazione TuttoJuve

Juventus, dopo Tudor: la successione verso Spalletti secondo Corsport. 

L’esonero di Igor Tudor apre ufficialmente la corsa alla panchina della Juventus, con Massimo Brambilla della Next Gen chiamato a guidare la squadra ad interim per la partita di domani contro l’Udinese allo Stadium. Un incarico temporaneo destinato a durare poco, prima che Brambilla torni a guidare la seconda squadra bianconera in Serie C.

Il vero nodo resta la scelta del nuovo tecnico. Le indicazioni della dirigenza bianconera sembrano chiare: nessuna pista estera, con Luciano Spalletti in pole position. Il tecnico toscano, che ha già valutato pro e contro della situazione, chiede un contratto fino al 2028 con ingaggio importante. La Juventus, dal canto suo, punterebbe a un accordo a breve termine, fino a giugno, con eventuale opzione legata alla qualificazione in Champions League, principale obiettivo sportivo ed economico della stagione.

La strategia della Juventus

Alla Continassa la linea è quella di un tecnico “da big”, esperto, capace di guidare la squadra in un momento complicato tra tensioni interne e risultati altalenanti. Dopo due stagioni segnate dalle scelte Giuntoli Motta e dalla conferma forzata di Tudor, serve un vero “anno zero” per riportare stabilità.

Luciano Spalletti rappresenterebbe una scelta solida: il suo carisma e il curriculum potrebbero calmare la piazza, provata dagli ultimi risultati, dagli alibi trovati in calendari e arbitraggi, e dalle polemiche interne. Tuttavia, si tratta di una sfida delicata: guidare la Juventus ora è una “patata bollente”, ma anche una possibile ultima occasione per il tecnico toscano di sedersi su una panchina di alto profilo in Italia.

Alternative sul tavolo

Oltre a Spalletti, tra i candidati c’è Roberto Mancini, sondato già nei giorni scorsi. La differenza è che Mancini chiede un progetto a lungo termine, che la Juventus potrebbe non essere pronta a garantire. La scelta di Mancini significherebbe un salto strategico e una visione di ampio respiro, ma con il rischio concreto di non assicurarsi né l’uno né l’altro tecnico.

In terza posizione si colloca Raffaele Palladino, ex calciatore bianconero e consigliato dal dt Modesto.