Juventus, aria di svolta: Vlahovic torna al gol, Yildiz incanta. Tudor può sorridere

Juventus, aria di svolta: Vlahovic torna al gol, Yildiz incanta. Tudor può sorridere secondo Corsport 

Dopo settimane difficili, in casa Juventus si intravede un’aria di svolta. I segnali arrivano dalle Nazionali, con Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz protagonisti assoluti: gol, assist e prestazioni convincenti che fanno ben sperare mister Igor Tudor in vista del delicato trittico di trasferte contro Como, Real Madrid e Lazio.

Vlahovic ritrova il gol con la Serbia: la Juve spera

Il digiuno di Dusan Vlahovic è finito. L’attaccante bianconero ha segnato martedì scorso con la maglia della Serbiacontro Andorra, interrompendo un mese di astinenza dal gol. L’assist? Di Filip Kostic, in una rete tutta made in Juventus. La prestazione di Vlahovic è stata incoraggiante: una rete, un palo colpito e sei conclusioni totali, tre delle quali nello specchio.

Il bomber serbo non segnava dalla straordinaria serata contro il Borussia Dortmund, quando con una doppietta e un assist aveva guidato la rimonta bianconera fino al 4-4 finale. Da allora, tra Serie A e Champions League, era rimasto a secco in quattro partite consecutive. Il gol in Nazionale arriva al momento giusto, proprio alla vigilia di sfide cruciali.

Kenan Yildiz, show con la Turchia: doppietta e gol alla Del Piero

Anche Kenan Yildiz ha brillato durante la sosta per le Nazionali. Il talento turco ha firmato una doppietta contro la Bulgaria con due splendidi gol “alla Del Piero” e ha segnato anche contro la Georgia con un elegante pallonetto. In totale, tre gol che confermano il suo stato di forma e la sua centralità nel progetto di Tudor.

Attacco Juve: Tudor valuta Vlahovic, Yildiz, ma anche David e Openda

Mentre Vlahovic e Yildiz rispondono presente, Jonathan David e Loïs Openda non hanno brillato con le rispettive Nazionali. Il canadese, ancora a secco dopo il gol all’esordio contro il Parma ad agosto, ha giocato nella notte italiana contro la Colombia. Openda invece ha collezionato solo 31 minuti totali tra le gare contro Macedonia e Galles, prolungando un digiuno che dura da sei mesi, dai tempi del Lipsia.