Juve-ultras, riparte il processo: nessun patteggiamento per Agnelli &.C.. Il procuratore chiederà lunghe inibizioni

"Nessun patteggiamento. Via al processo-biglietti". Così ha titolato oggi La Gazzetta dello Sport. Ripartirà domani, infatti, dinanzi al Tribunale federale, il processo sportivo alla dirigenza della Juventus che ha preso le mosse dall’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Piemonte, poi sfociata in un processo (estraneo alla dirigenza bianconera) che ha già emesso le condanne di 1° grado.  Il presidente Andrea Agnelli, l’addetto alla sicurezza D’Angelo, il responsabile della biglietteria Marulla e l’ex capo del settore commerciale Calvo sono sul banco degli imputati.

La Juventus dovrà difendersi dalla pesante accusa di aver riservato per cinque stagioni migliaia di biglietti a partita ad un gruppo ultrà che li ha sfruttati per un’attività di bagarinaggio, i cui introiti sono finiti anche nelle casse della ‘ndrangheta. Un'accusa, che se confermata, porterebbe alla ripetuta violazione dell’articolo 12, che regola i rapporti tra società e tifosi. Stando a quanto riferisce la rosea, difficilmente si arriverà ad un accordo per il patteggiamento. Il procuratore dovrebbe chiedere inibizioni non inferiori all'anno e mezzo.