Inchiesta eredità Agnelli, manca solo Santoriello...

In questi giorni l'inchiesta sull'eredità della Famiglia Agnelli-Elkann tiene banco sulle pagine dei quotidiani e nei servizi dei tg. Ma non può sfuggire un particolare: ad indagare su questa vicenda e quindi a costruire questo castello accusatorio, sono i pm Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Giulia Marchetti. I primi due non hanno certo bisogno di presentazioni: basta cercarli su google per accorgersi che il loro nome (e la loro fama, almeno sul popolare motore di ricerca) è legato principalmente a indagini sulla Juventus. Su tutte, l'inchiesta Prisma, condotta insieme a quel Santoriello, tifosissimo del Napoli, che proprio nel corso di quella indagine si è sfilato dal trio (per poi essere trasferito a Cuneo), a seguito delle polemiche sulle sue vecchie frasi antijuventine. Peccato che fossero tutti "incompetenti", ovvero non avrebbero dovuto e potuto indagare, e così il processo è stato spostato a Roma.
Gianoglio, invece, nel 2006, aveva già indagato il club bianconero senza fortuna. Chiese (insieme all'altro pm Vincenzo Pacileo) tre anni di carcere per Moggi e Giraudo e due anni per Bettega, a cui contestarono i reati di falso in bilancio, infedeltà patrimoniale, ostacolo a organismi di controllo e truffa ai danni della Figc. La società bianconera e i loro dirigenti, però, furono assolti "perchè i fatti non sussistono".