Il motore Tudor ha perso il turbo. Il Giornale: "Cerca la quadratura in mezzo e in attacco, ma siamo quasi all'integralismo tattico"

Il Giornale analizza il momento della Juventus in un approfondimento firmato da Domenico Latagliata. Tre pareggi consecutivi – con Borussia Dortmund, Verona e Atalanta – hanno raffreddato l’entusiasmo che in casa Juventus si era acceso dopo il rocambolesco 4-3 ottenuto contro l’Inter, arrivato in coda ai successi contro Parma e Genoa. Un cammino altalenante che ha riportato i tifosi bianconeri con i piedi per terra, dopo l’illusione di aver trovato in anticipo la “ricetta perfetta”.
Nonostante la frenata, Igor Tudor invita a guardare il lato positivo: "Questo è il calcio, non esiste che in una partita non si soffra mai né possiamo pensare di dominare la stagione. Un cambio di modulo che ci permetta di giocare con due punte? Difficile", ha commentato il tecnico, escludendo per ora un cambio di modulo con due punte. Una scelta che sfiora l’integralismo tattico.
Il problema, però, resta la mancanza di una struttura stabile. In difesa qualche certezza c’è – con Gatti, Bremer e Kelly quasi sempre confermati – e altrettanto vale per Kalulu, che ha già collezionato 540 minuti in campo (tutti quelli disponibili finora), e per Yildiz con 533’. Oltre a loro, però, la formazione ha mostrato troppe rotazioni, segno che l’allenatore sta ancora cercando la giusta chimica soprattutto a centrocampo e in avanti.