Giuntoli a Repubblica: “Tagliere il monte ingaggi, sul mercato ed obiettivi della Juventus…”

Cristiano Giuntoli a Repubblica: "Obiettivo tagliare il monte ingaggi e abbassare l’età media per essere autosufficienti.Non è vero che abbiamo messo da parte il motto "vincere è l'unica cosa che conta", vincere è la cosa più importante ma dobbiamo anche essere realistici e puntare prima di tutto all'obiettivo Champions per il quale la concorrenza è ampia.Next Gen è fondamentale: Huijsen o Yldiz sono stabilmente in prima squadra e poi vanno a giocare con passione in Serie C. Poi ci sono altri giocatori che stanno diventando un patrimonio come Illing-Junior, Soulé, Barrenechea, De Winter. Il loro percoeso Scouting? Ho trovato qui grandi professionalità. Oggi è difficile battere sul tempo gli altri e fare affari a costi contenuti, a volte servono coincidenze come quelle colte a Napoli: senza la guerra non avrei preso Kvara a quel prezzo e senza lo stop per la pandemia forse Osimhen avrebbe fatto 30 gol in Francia e sarebbe finito in Premier.
Ragioniamo sulla media distanza per vincere, ma porre un termine significa anche creare un limite, e i limiti sono per i mediocri. C’è un programma preciso condiviso dall’ad Scanavino, da Allegri, da me e da Manna: tornare in Champions. Ci serve anche per avere una vetrina in cui far crescere i nostri giovani, perché devono potersi confrontare con i più bravi in Europa. Per il nostro obiettivo dichiarato le rivali sono Atalanta, Fiorentina, Lazio, Roma. Poi ci sono Napoli, Inter e Milan.
Mi sento a casa. Ricordo le prime trasferte col babbo: a Firenze, attenti a non esultare, o a Bologna, dove una volta abbiamo preso l’acqua tutto il tempo, e a mia madre avevamo detto che eravamo in tribuna coperta, oppure a Pistoia, gol di Cuccureddu, Brady, Tardelli. Poi le trasferte in bus a Torino con un club di Prato. E nel ’98 guidai fino ad Amsterdam per la finale di Champions persa con il Real, gol in fuorigioco di Mijatovic".